Malamovida a Milano, il Comitato Lazzaretto scrive a Draghi e Lamorgese

Milano

Pubblichiamo copia della lettera di denuncia  trasmessa ieri al Primo Ministro Draghi e al Ministro Lamorgese dal Comitato del Lazzaretto di Milano.  I video sono stati girati sabato 22 maggio.

Gentile Professor Draghi,

Gentile Dott.ssa Lamorgese,

dopo anni spesi inutilmente alla ricerca di un’interfaccia istituzionale con cui dialogare, ci rivolgiamo adesso a Voi, come massimi rappresentanti delle Istituzioni, per porre fine a uno stato di cose indegno di un paese civile. Il passaggio dalla zona rossa/arancione a quella gialla ha significato per noi residenti lo scatenarsi di una movida selvaggia che ignora qualsiasi regola, incluso il coprifuoco attualmente previsto alle 23:00.

Vi trasmettiamo due video girati questo sabato 22 maggio 2021; nel primo alle ore 23:00 si vede il passaggio di una volante della Polizia sbeffeggiata dalla folla urlante, mentre il secondo è di qualche minuto successivo. Vi trasmettiamo inoltre la comunicazione trasmessaci dalla Prefettura qualche giorno prima, il 18 maggio.

Siamo quindi qui a chiederVi un intervento diretto a tutela dei cittadini. Siamo tornati nuovamente ostaggio di una folla di incivili, incuranti persino di una pandemia che ha provocato lutti e sofferenze indicibili a tutto il paese. La ripresa economica e il lento ritorno alla vita sociale non possono essere rappresentati da queste immagini che irridono lo Stato di diritto.

Distinti saluti

Comitato del Lazzaretto Milano – Maurice Spier

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2 thoughts on “Malamovida a Milano, il Comitato Lazzaretto scrive a Draghi e Lamorgese

  1. buongiorno , purtroppo il nostro sindaco e amministrazione sono totalmente assenti , siamo in campagna elettorale , e per loro , il divertimento e il business degli alcolici sono molto più importanti della salute dei residenti .. , sarà sempre peggio purtroppo . Qusto scempio ormai stà dilagando in tantissimi quartieri a Milano , ovviamente non dove vive il nostro sindaco e alti funzionari

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