Milano in mano agli spacciatori spesso nordafricani? Dalle prime ore di ieri mattina, a Milano, è in corso, un’operazione di polizia giudiziaria, condotta dal Compartimento Polizia Ferroviaria per la Lombardia, coordinata dal Procuratore Aggiunto Laura Pedio e dal Sostituto Procuratore Leonardo Lesti, della Procura della Repubblica di Milano, finalizzata all’esecuzione di una misura di custodia cautelare in carcere nei confronti di 12 persone, 11 cittadini marocchini di età compresa tra i 19 e i 44 anni e di una donna italiana di 33 anni, gravemente indiziati di gestire lo spaccio di sostanze stupefacenti nell’area ferroviaria di Milano Rogoredo.
Silvia Sardone (Lega) osserva “Poco tempo fa è stato trovato un morto a Cascina Palma, ora è finito in manette un gruppo di nordafricani che gestiva lo spaccio, nelle scorse settimane altri arresti: tutto ciò significa che Rogoredo non è per nulla guarita, anzi c’è ancora tantissimo da fare.”
Ma i Carabinieri del Comando Provinciale di Monza e Brianza e di Milano, alle prime luci dell’alba, nelle province di Milano, Pavia, Varese, Como, Cremona, Parma, Verbania e Novara, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Milano, su richiesta della DDA, nei confronti di 32 pregiudicati (22 di origine marocchina, 2 tunisina e 6 italiani) ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, eroina, hashish e marijuana, nonché resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione di auto ed armi ed evasione. L’indagine, avviata dalla Stazione Carabinieri di Lainate nell’ottobre 2016 con il supporto di attività tecniche ha consentito di documentare: una rilevante attività di spaccio di sostanze stupefacenti in tre aree boschive del comune di Lainate e presidiate da tre differenti gruppi di pusher di etnia maghrebina; come tutti gli indagati (60 complessivamente di cui uno minorenne) fossero stabilmente dediti al reperimento, all’intermediazione e alla consegna/cessione dello stupefacente; la pericolosità dei 3 sodalizi ed il loro penetrante controllo del territorio, determinato anche da scontri armati, al fine di assicurarsi il controllo delle piazze di spaccio; l’abilità degli indagati nel reperire illegalmente telefoni cellulari e schede telefoniche con intestatari fittizi. Nel corso dell’attività sono stati tratti in arresto 25 soggetti in flagranza di spaccio di stupefacenti con relativo sequestro di oltre 20 kg complessivi di sostanze stupefacenti di varia tipologia (cocaina, eroina); la somma contante di 215mila euro; una pistola con silenziatore; un fucile con matricola abrasa e vario munizionamento
La misura nei confronti di 32 persone (26 in carcere e 6 ai domiciliari) saranno eseguite nei confronti di altrettanti soggetti di cui 8 già ristretti, per altra causa, presso le Case Circondariali di Milano (Opera e Bollate) , Pavia, Como, Cremona e Busto Arsizio (VA).
Espletate le formalità di rito, gli indagati sono stati accompagnati presso gli Istituti penitenziari più vicini.
Nel corso delle esecuzioni dei provvedimenti sono stati rinvenuti e sequestrati un totale di 23.414 euro.
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