Bovisa, comitato La Goccia protesta in Piazza Scala “per salvare il bosco e il verde”

Milano

Protesta in piazza Scala organizzata dal Comitato La Goccia sul progetto di trasformazione dell’area della Bovisa. Il comitato sta raccogliendo le firme per presentare il ricorso al Presidente della Repubblica contro l’Accordo di Programma tra Comune di Milano e Politecnico. Alla manifestazione, , aderisce anche la Civica AmbientaLista, la lista che sostiene il candidato sindaco Gabriele Mariani, e la Rete dei comitati della Città Metropolitana di Milano. “Sull’area boschiva della Goccia – affermano gli ambientalisti – incombe minaccia di distruzione per la realizzazione dell’ampliamento del campus del Politecnico a Bovisa. La Goccia è una delle 6 aree destinate dal PGT all’insediamento di GFU (Grandi Funzione Urbane). Il progetto della GFU alla Goccia è emblematico della deregulation urbanistica avvallata dall’amministrazione Sala e dalla precedente amministrazione Pd e che vediamo già all’opera negli Scali Ferroviari: si demanda a soggetti privati lo sviluppo e la trasformazione di importanti aree cittadine – anche in deroga alla legislazione urbanistica nazionale – mentre il Comune si è deliberatamente relegato ad un ruolo marginale”. 

Nello specifico, il comitato La Goccia chiede di preservare il “bosco urbano” cresciuto sull’area e che sia vincolato a “verde pubblico”; inoltre, i manifestanti chiedono “di sospendere i lavori di bonifica del Lotto 1B e rivedere dunque il POB, considerando la possibilità di dedicare la gran parte della bonifica a pratiche lente (biopile e fito-rimedio) e formulare un progetto di trasformazione dell’area sul lungo periodo, che possa già renderla fruibile tramite sentieri in sicurezza;. di rivedere l’intero progetto sull’area Bovisa Goccia, partendo da un nuovo censimento delle alberature, nuovi carotaggi e approcciandosi al bosco in ottica di studio e ricerca, coinvolgendo esperti, ricercatori e società civile”. “Non vogliamo un parco cittadino, ma un bosco urbano – affermano gli esponenti del comitato -. Per questo, essendoci stata negata l’interlocuzione con il Comune e il Politecnico di Milano, ci troviamo costretti a dover ricorrere contro questa modalità di progettazione, per nulla trasparente e aperta alla partecipazione dei cittadini”. La manifestazione, poi, nel pomeriggio si unità all’iniziativa del comitato Baiamonti Verde Comune ai giardini Lea Garofalo: il comitato qui contesta i lavori che porteranno alla ‘seconda Piramide’ in porta Volta, destinata a ospitare il Museo della Resistenza. “A pochi giorni dall’accordo con il comune per la concessione dell’area di Baiamonti, le ruspe sono rientrate nel giardino, privandoci ancora una volta di un centro di resistenza creativa condiviso”, afferma il comitato Baiamonti.

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