Il bluff fiscale del Sindaco venditore di tappeti

Fabrizio c'è Milano

Nei giorni scorsi era stato sbandierata come un grande aiuto alla città la decisione della Giunta di dilazionare tutti pagamenti  tributari a Ottobre (data tra l’altro delle elezioni).

La mossa è  veramente poca cosa. La solita pubblicità ingannevole di Sala che molti giornali si sono bevuta.

Infatti l’Imu che, con più di 700 milioni, è la tassa più pesante per i milanesi, dovrà essere regolarmente versata nella prima rata il 16 giugno, anche se è una tassa incassata dal Comune.

La Tari, un’altra legnata da 300 milioni, non sarà rinviata per il semplice motivo che negli ultimi anni si è sempre pagata tra ottobre e dicembre e sarà così anche quest’anno.

Quanto alla Cosap, che ora si chiama CUP, il Governo ha da tempo deciso l’esenzione per le occupazioni temporanee, e quindi salvo le occupazioni fisse non c’era nulla da versare.

Quindi la dilazione sui pagamenti è una inezia che riguarda la Tassa di Soggiorno, pressoché azzerata per mancanza di turisti e la Tassa Pubblicità. Insomma l’annuncio del rinvio a Ottobre vale per gli affitti comunali agli esercizi pubblici.

Bello sforzo viene da dire. Piuttosto che queste telepromozioni di Sala Forza Italia ribadisce la necessità di intervenire subito  con un fondo di garanzia per gli affitti per dare sollievo a esercizi pubblici e commerciali e anche alle proprietà dei locali e di tagliare, non solo rinviare, la Tari e i canoni di affitto per i mesi di chiusura Covid del 2021.

2 thoughts on “Il bluff fiscale del Sindaco venditore di tappeti

  1. È una vergogna far pagare la tassa rifiuti alle imprese che non hanno lavorato nei mesi di chiusura.

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