Il prossimo mercoledì, 9 giugno, come deciso dal Comune di Milano in accordo con la Prefettura, rientreranno in vigore le disposizioni di mobilità che erano state temporaneamente sospese nell’ambito delle misure finalizzate al contenimento del Coronavirus, con la riattivazione di Area B, il ripristino degli orari normali di Area C, la sosta regolamentata negli spazi a pagamento (strisce blu) e in quelli riservati ai residenti (strisce gialle), e il divieto di sosta per la pulizia delle strade. Un’assurdità per il Centrodestra.
Sottolinea Comazzi (F.I) ‘Quella di riattivare Area B è una scelta vergognosa: per il solo scopo di fare cassa il Comune di Milano rischia di vanificare l’ottima campagna vaccinale portata avanti da Regione Lombardia. In un momento così delicato riattivare le ztl a pieno regime e reintrodurre i parcheggi a pagamento significa affollare i mezzi pubblici, mettendo in pericolo migliaia di cittadini. Personalmente – prosegue l’azzurro – ho lanciato una petizione contro Area B, che in pochi giorno ha raccolto centinaia di firme. Dato che la giunta continua a ignorare le istanze dei cittadini combatterò in tutte le sedi per contrastare questa decisione assurda. Mi auguro – conclude – che tra qualche mese, quando si terranno le elezioni comunali, i milanesi si ricordino di questa geniale trovata del sindaco Sala e dell’assessore Granelli”.
Commenta Fabrizio De Pasquale “Area B è un provvedimento classista perché toglie diritto di muoversi a chi non ha i soldi per cambiare auto. È penalizzante per lavoratori e imprese che dopo un anno di Covid sono obbligate a investire sui mezzi. È inutile per l’ambiente come dimostrano gli scostamenti registrati dalle polveri quando è in funzione o meno, è iniquo perché oggi sanziona alcuni cittadini e altri no a seconda della effettiva installazione delle telecamere, dato che l’anello attorno a Milano non è stato ancora completato per i cronici ritardi di Granelli. Forza Italia chiede che sia il prossimo Sindaco a Novembre a definire le misure sul traffico con una prospettiva temporale più ampia”.
Precisa il Comune “Dal 9 giugno dunque verranno riattivate le telecamere di Area B, la zona a traffico limitato con divieto di accesso e circolazione per i veicoli più inquinanti che coincide con gran parte del territorio della città di Milano, con i consueti orari settimanali: dal lunedì al venerdì (festivi esclusi), dalle 7.30 alle 19.30), Sarà vietato l’ingresso ai veicoli diesel euro 0, 1, 2 e 3, benzina euro 0 e 1 e a tutti i mezzi superiori a 12 metri di lunghezza (tranne quelli diretti alle proprie sedi). Saranno in funzione 145 telecamere: di queste, 55 da subito in funzione sanzionatoria e le restanti man mano che si concluderà il periodo di pre-esercizio. Altre 43 telecamere verranno installate e progressivamente attivate nel corso dell’anno.Torna a funzionare normalmente anche Area C (a pagamento quindi dalle 7.30 alle 19.30 e con i divieti di accesso per veicoli diesel euro 0, 1, 2, 3 e 4 e benzina euro 0 e 1), fino ad ora attiva con orario ridotto. La sosta con gli stalli gialli destinata ai residenti tornerà ad essere riservata e la sosta a pagamento, con gli stalli blu, tornerà ad essere a pagamento (tranne che, dove previsto, per chi risiede o è domiciliato nei rispettivi ambiti in possesso del pass). Viene ripristinato anche il servizio di controllo del divieto di sosta in occasione della pulizia delle strade. “
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Area B è un provvedimento inutile, ingiusto e dannoso.
inutile perchè il parco autovetture oggi circolante è composto in minima parte da autoveicoli inquinanti e il loro blocco non sposta che per frazioni da 0 virgola il tasso di inquinamento. In realtà come dimostrato dal prof Caserini del Politecnico nei suoi libri, l’aria di Milano è oggi venti volte più pulita di quella di venti anni fa e gli standard europei richiesti sono ispirti a situazioni di città costiere o di pianure aperte e ventose che non potranno mai essere paragonate a Milano.
Ingiusto perchè chi ha acquistato un auto venti anni fa ha acquistato un bene che era conforme a tutte le prescrizioni e se continua ad esserlo ha il diritto di continuare a circolare.
Dannoso perchè tutte queste limitazioni stimolano ed accelerano un processo di trasferimento di attività dal comune di Milano in quelli limitrofi aggravando il traffico periferico generato dagli spostamenti tangenziali su una area che per la sua ampiezza e caratteristiche che non potrà mai essere collegata tramite mezzi pubblici se non in minima parte.