Racconto anarchico e poetico di Piero Ciampi con Arianna Scomegna
Il Teatro Gerolamo riaprirà il 10 giugno, tenendo conto delle disposizioni anti-Covid e capienza ridotta, con Arianna Scommegna e il suo spettacolo dedicato alla figura del cantautore livornese Piero Ciampi. In scena con lei la fisarmonicista Giulia Bertasi.
Nella storia della musica leggera italiana ci sono cantautori che si possono definire poeti.
Uno di questi è Piero Ciampi. Scomparso nel gennaio del 1980, artista incompreso, figlio “maledetto” della Livorno degli anni ‘60/’70. per molti era solo un alcolizzato disperato con un carattere violento, per alcuni dei suoi amici più cari era “il migliore di tutti noi”.
Lo spettacolo vuole essere un viaggio dentro il suo universo. Per farlo sono state utilizzate solo ed esclusivamente le parole delle sue canzoni e di un paio di sue poesie, realizzando un recital che indaga il percorso esistenziale e poetico della sua anima.
Le canzoni, il vino, le fughe, gli amori nella grande poesia di Piero Ciampi, un personaggio d’eccezione che reinventerà la nostra musica d’autore. In quanto poeta, disadattato al sistema e fuori dalle regole, nella sua opera la sua vita è una porta che si spalanca sui mondi più oscuri e (im)possibili della canzone e della cultura italiana del dopoguerra: una vita a precipizio, fuori dalle logiche e dagli schemi, il percorso di un diverso che aveva tutte le carte in regola per essere un artista.
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