Quando piove molto o quando fa molto caldo a Milano i blackout sono sempre più frequenti. Interi isolati rimangono senza energia perché la rete e le cabine elettriche non sono state rinnovate e adeguate.
Ieri il blackout è toccato agli uffici comunali di Via Marino e questo ha comportato il blocco e la sospensione del Consiglio Comunale. Insomma nella stanza dei bottoni non c’era energia e non funzionavano i server e la rete.
Mentre A2A fa 262 milioni di utili l’anno, il suo azionista di maggioranza Comune di Milano si è dimenticato di chiedere investimenti sulla rete elettrica di Milano. E così la rete di distribuzione energia invecchia e lascia Milano in blackout. Sala parla di smart city ma la sua incuria verso le reti ci costringe a situazioni da terzo mondo.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
con tutti i soldi che prendono dal comune i dirigenti, dovrebbero aver lastricato d’oro tutte le forniture di energia della città metropolitana….
ne avete tanto di lavoro da fare, colonnine da riparare, linee elettriche sotterranee da sistemare, centralina e quadri stradali da rettificare e aggiornare…
Sono anni che c’è questa situazione e noi milanesi ci siamo trovati anche più volte chiusi negli ascensori. Il Comune ha investito in cosa? Forse in monopattini. Siamo nel 2021 e nulla è cambiato negli anni. Quando arriva il caldo e c’è più richiesta di energia ecco i blackout. Promesse promesse e basta e noi cittadini nonché contribuenti ne facciamo le spese.