A via Cavalcanti la Moschea abusiva vive e prospera con l’indignazione dei condomini e le loro proteste, ma inascoltate. Sicuramente la magnanima tolleranza di Sala ne permette da anni l’esistenza e l’uso di un magazzino.
“Un magazzino, accatastato come C2, ospita abusivamente una moschea molto frequentata, da anni. Ora l’amministratore del condominio di via Cavalcanti 8 diffida il Comune di Milano e mette in evidenza l’incredibile successione di eventi degli ultimi anni. I residenti del condominio, costretti da anni a convivere con una situazione intollerabile, sono al limite della sopportazione e pretendono giustamente lo sgombero dei locali e il ripristino degli stessi locali agli usi consentiti dalla legge”. Ne dà notizia il presidente leghista del Municipio 2, che spiega: “Era settembre 2019 quando l’Imam di via Cavalcanti venne condannato per aver adibito un magazzino accatastato C2 (senza permanenza di persone) a luogo di culto. La situazione a seguito della condanna non è mai cambiata e assembramenti abusivi proseguono tuttora, nonostante il luogo sia palesemente inadeguato e, in periodo di Covid-19, anche pericoloso. Considerando che Giuseppe Sala, nel 2016, promise la chiusura di questa moschea abusiva il giorno dopo la propria elezione a sindaco, siamo nuovamente a chiedere, con forza, al Sala di far mettere i sigilli al magazzino, di ripristinare la legalità e di garantire finalmente serenità ai residenti nelle immediate vicinanze. Le regole valgono per tutti, non solo quando conviene al sindaco. Sono al fianco dei cittadini, – conclude Piscina – sempre e comunque e non mi stancherò di impegnarmi per risolvere in modo definitivo i problemi che la sinistra milanese finge di non vedere”.
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