Svezia-Polonia e Slovacchia-Spagna alle 18 per il gruppo E
Germania-Ungheria e Portogallo-Francia alle 21 per il gruppo F
San Pietroburgo, tra Svezia e Polonia finisce 3-2 e la squadra di Anderson (e di Ibrahimovic in altri tempi) termina il girone E al primo posto, con 7 punti. A sbloccare la sfida un mancino ad incrociare di Forsberg al 2′. Il trequartista del Lipsia raddoppia poi al 59′, su assist di Kulusevski. Inutile per i suoi la doppietta nel finale di Lewandowski (reti al 61′ e all’84’), con la punta del Bayern che ha colpito anche due traverse nel primo tempo. Decisiva la rete nel finale di Claesson, che al 93′ chiude i conti. Polacchi che, in virtù di questo risultato, devono abbandonare la competizione.
La Spagna invece si diverte al tirassegno contro la Slovacchia, che fin dall’inizio si fa male da sola con un goffo autogol. La “corrida” si é conclusa 0-5 in favore della selezione iberica. La squadra di Luis Enrique ha dominato in lungo e in largo un match a senso unico, trovando due reti nel primo tempo (incredibile l’autogol di Dubravka, e gol di Laporte) e tre sigilli nella ripresa (Sarabia, Ferran Torres di tacco e ancora un’autorete, di Kucka). Una “manita” che dá morale e forza a una “Roja” fin qui criticata, ma apparsa finalmente convincente. Slovacchia eliminata anche se terza per differenza reti, Spagna agli ottavi da seconda e quindi contro la Croazia.
In serata, abiamo seguito Portogallo-Francia e Germania-Ungheria.
Nel duello a distanza tra stelle fresche e stagionate (Mbappè e Ronaldo) e tra la Germania dell’esperienza e l’Ungheria della speranza, i risultati sono identici anche nel punteggio, ma chi torna a casa sono gli orgogliosi Ungheresi che sfiorano la clamorosa vittoria a Monaco. Le due partite hanno proposto spettacoli godibili, dando vita ad una sequenza di colpi di scena in classifica. La Germania soffre a lungo, va sotto due volte contro una Ungheria dal carattere indomito e che ci ha creduto fino alla fine, mentre tra Francia e Portogallo sono stati protagonisti i tiri dal dischetto, ben 3 di cui 2 per il cacciatore di record, Ronaldo, che non ha mancato il target.
Nel dettaglio, l’avvio di gara tra Germania e Ungheria è avvelenato dalle polemiche per l’Allianz Arena coi colori dell’arcobaleno, che per l’Uefa non erano opportuni. In più, un acquazzone frena le giocate tedesche, che affondano dopo soli 10’ con una incornata di Adam Szalai, su pregevole invito di Roland Sallai, il giocatore che porta in paradiso nei 45 minuti iniziali gli ungheresi. La Germania prova un moto di rabbia: Hummels colpisce la traversa di testa, e il collega Ginter si mangia un gol da due passi. Col passare dei minuti, le strategie degli allenatori emergono dal diluvio dell’Allianz Arena: compatta, contropiedista, pungente l’Ungheria di Rossi, martellante, frenetica ma poco lucida la Germania, che fatica nonostante il 70% di possesso palla. Nella ripresa i tedeschi trovano la breccia: papera di Gulacsi che si fa scavalcare dal pallone, Havertz mette di testa in rete, ma per la Germania la festa dura lo spazio di un semaforo, con gli ungheresi che vanno di nuovo avanti: stoccata di Szalai che apparecchia per Schafer, a tu per tu col portiere. Germania ad un passo dall’eliminazione, Low manda in campo Goretzka: il tedesco è determinante a sette minuti dalla fine, infilando Gulacsi su una palla vagante. L’Ungheria non ne ha più, e si arrende ad un passo dal sogno, mentre con il pari tra Francia e Portogallo, la Germania si prende il secondo posto del girone e sfiderà l’Inghilterra di Southgate, un’altra squadra con qualche patema di troppo.
Gol e spettacolo, e pure tanta suspence (grazie anche all’Ungheria) ma certo Portogallo e Francia non si sono risparmiate. E a brillare, sebbene quasi sempre dal dischetto, sono gli amici ed ex compagni Benzema e Cristiano Ronaldo, entrambi autori di una doppietta, un vivace botta e risposta. Benzema ritrova il dolce sapore di segnare nella propria Nazionale perché il suo ultimo gol con la Francia risale addirittura al 20 giugno 2014, quando la sua squadra batté la Svizzera 5-2. Il Portogallo interpreta meglio il primo tempo ma è beffato nel finale di frazione da una chiamata folle del fischietto spagnolo Lahoz, che regala alla Francia un rigore per uno spalla-spalla che ai più appariva come normalità. Nella ripresa è ancora Benzema a freddare i portoghesi con un diagonale precisissimo, prima che Ronaldo si conquisti e poi trasformi, per il record di 109gol con la maglia di una nazionale, il rigore che fissa il definitivo 2-2. Il pari qualifica la Francia come prima, e si confronterà con la Svizzera, mentre il Portogallo come terzo troverà il Belgio. La Germania, capace di riprendere l’Ungheria solo a pochi minuti dalla fine, passa come seconda, va nella parte bassa e sfiderà l’Inghilterra.
Le partite in cartello ora riguarderanno da sabato 26 Giugno gli ottavi di finale, che vedranno 2 incontri per giorno fino al 29. Si inizierà con Galles-Danimarca alle 18, seguirà l’atteso incontro tra i nostri azzurri e l’Austria alle 21.
In attesa di commentarli domenica 30, un paio di giorni di riposo per riprendere fiato, anche per noi “giornalai” addetti alle chiacchiere…
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