Movida, De Corato: tolleranza non c’entra nulla, serve presidio e controllo aree sensibili

Milano

“Non si può lasciare la città allo sbando e poi, con la scusa del periodo difficile che stiamo vivendo, chiedere ai milanesi ‘tolleranza’. Se lo stesso caos che si concentra nelle zone della movida come, ad esempio, via Lecco o le Colonne di San Lorenzo, fosse sotto casa del primo cittadino, quanto durerebbe? Bisogna ‘disturbare i disturbatori’, ovvero tutti gli sbandati che spesso si portano da bere o assumono stupefacenti e disturbano in preda all’alcool o alla droga arrivando addirittura a sfidarsi con coltelli e machete”. Lo dichiara il Consigliere Comunale di FdI a Milano e assessore regionale Riccardo De Corato, in merito alle parole del sindaco Sala ‘con le quali, escludendo misure anti movida, invita i cittadini ad essere tolleranti’. “I milanesi, in quest’ultimo periodo, si sono già dimostrati ampiamente tolleranti: urla, grida, schiamazzi, aggressioni, accoltellamenti, regolamenti di conti e persino spari sotto le loro finestre grazie alla movida selvaggia. Tuttavia, come è normale che sia, non accettano che a Milano, in particolar modo nelle zone interessate dalla vita notturna, non vi sia alcun controllo. Ricordo che, in fase di approvazione del bilancio, tutti i miei emendamenti per controllare queste aree sono stati bocciati. Tra le varie misure, avevo chiesto sky box dedicati alle forze dell’ordine e alla polizia Locale nelle aree della movida. Tutte le grandi città s’impegnano a tenere costantemente sotto controllo le proprie strade, piazze e giardini. Basti pensare, per fare un esempio, a Como dove in ogni angolo della città si incontrano presidi e pattuglie di vigili, carabinieri, poliziotti e finanzieri. Il Sindaco non può nascondersi dietro alla crisi economica per giustificare comportamenti incivili e le sue mancanze! È vero, questo è un anno particolare e bisogna andare incontro ai commercianti che, però, chiedono per primi più sicurezza! Servono, specialmente nelle zone della movida, pattuglie dinamiche miste composte da alcuni agenti di Polizia Locale e alcuni poliziotti o carabinieri”, conclude De Corato.

 

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