“Già a gennaio la scelta di posticipare gli orari di apertura dei negozi non alimentari alle ore 10.15 è parsa senza logica, soprattutto a fronte di una situazione invariata sui mezzi pubblici, con gli assembramenti totalmente sottovalutati e non gestiti dal Sindaco Sala. Oggi, in zona bianca, il provvedimento ha tutta l’aria di essere un inutile accanimento contro i commercianti che stanno provando a riprendersi da una crisi senza fine” <questo il commento del Vice Commissario della Lega milanese Samuele Piscina e dell’On. Igor Iezzi> “Forse esistono beni di prima necessità e non, forse i momenti più cupi della pandemia giustificavano azioni forti. Certamente, però, tutti i commercianti devono pagare il mutuo, gli affitti, le bollette e mantenere la propria famiglia. Negargli la possibilità di lavorare nelle prime ore mattutine non aiuta la ripresa economica e la sopravvivenza di una categoria che è ancora oggi messa a dura prova dalla pandemia” “A richiesta posta in ambienti comunali, siamo venuti a conoscenza della mancanza di volontà di modificare tale ordinanza da parte del Sindaco e del Prefetto. Per questo motivo abbiamo deciso di presentare un’interrogazione parlamentare su questo inutile accanimento. Da questa settimana, vista la situazione pandemica nettamente migliorata, si può circolare all’aperto anche senza mascherina <concludono i 2 esponenti leghisti>. Ci chiediamo per quale motivo i negozi per la sinistra milanese non possano tornare a lavorare liberamente! Basta irragionevolezza, è il momento di agevolare chi ha sofferto per mesi, non di metterlo ulteriormente in difficoltà!”
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