Fra le parole più abusate dalla politica e anche dal Sindaco Sala c’è “rigenerazione urbana”. Ovverosia riqualificare zone degradate e abbandonate e farle vivere, senza consumare invece nuovo suolo.
All’Assemblea di Assolombarda Beppe Sala ha fatto intendere di essere molto impegnato sul tema, mentre invece sta proprio remando contro.

Ora la palla passa al Comune che però cincischia. Siamo preoccupati perché la delibera comunale, che dà attuazione alla Legge Regionale e che definisce a quali quartieri si applica, è ferma e non viene portata in Consiglio per le divisioni all’interno della sinistra e della Giunta, tra Sindaco e Maran.
Se non si approva subito la delibera, chiudendosi la consiliatura e dovendo attendere la nuova Giunta, si dovrà aspettare almeno fino a Dicembre 2021 per approvare gli incentivi per la rigenerazione urbana.
In pratica per non creare problemi all’anima verde della maggioranza prima delle elezioni, rischiamo di tenere ferme 204 aree o edifici abbandonati. Questo stop paralizza le attività di centinaia di imprese e migliaia di professionisti e lavoratori.
Ancora una volta Sala, per tenere buoni i verdi, lascia marcire nel degrado tante aree della periferie: aree o immobili dove poi dormono sbandati, dove vengono buttati rifiuti o svolte attività illecite, con danno dei residenti circostanti.
Insomma il Sindaco predica bene ad Assolombarda ma razzola male in Consiglio Comunale: ottenuta la collaborazione istituzionale della Regione il Comune fa melina per approvare la delibera sulla rigenerazione urbana per mere ragioni elettorali

Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.