Siamo tutti stati presi in giro dal sogghigno e dalla virulenza di Grillo e dai toni melliflui e opportunistici di Conte. I commenti hanno riempito pagine e pagine di giornali, proiettando conclusioni allora verosimili, ma, conoscendo i due buffoni, la conclusione di una riappacificazione che conviene ad entrambi nonostante le distanze siderali, era nelle cose.
Per la cronaca: Giuseppe Conte approva il tentativo di mediazione in atto per rilanciare il Movimento 5 Stelle evitando scissioni, ma chiede che restino fermi alcuni dei principi fondamentali su cui si è già espresso con chiarezza. E’ questa la posizione dell’ex premier secondo fonti a lui vicine, che sottolineano come Conte abbia sempre lavorato per trovare una sintesi. Su alcuni valori fondanti, però, non intende transigere.
La situazione nei Cinquestelle si è sbloccata dopo una cena a cui hanno preso parte Beppe Grillo, Luigi Di Maio e Roberto Fico. L’incontro, a Marina di Bibbona, ha aperto la via, a quanto si apprende, alla mediazione e ha preceduto il post su Facebook con cui Grillo ha sospeso la votazione del direttivo e incaricato un comitato di sette, inclusi gli stessi Di Maio e Fico, di una mediazione su statuto, carta dei valori, codice etico.
Chi ha vinto? Hanno indubbiamente perso gli allocchi che ancora ci credo anziché dire vaffa ad entrambi