Da sette giorni è in corso l’ultima battaglia dell’attuale Consiglio Comunale che sarà rinnovato a ottobre.
il Sindaco e la sinistra cercano di far definitivamente il Piano Aria Clima. Una delibera che ha la pretesa di stabilire obiettivi da qui al 2050 partendo da un assunto sbagliato e cioè che si possa determinare un miglioramento dei cambiamenti climatici e dell’aria che respiriamo attraverso provvedimenti comunali e non invece almeno di più regioni.
Il lunghissimo piano contiene obiettivi che limitano la libertà di movimento e di impresa: c’è l’assurdo obiettivo di “dimezzare la mobilità personale motorizzata” , che vuole rieducare i cittadini a non usare l’auto e la moto, neppure se elettriche. Ci sono prescrizioni sui nostri impianti energetici che metteranno in ginocchio l’economia di imprese e negozi e addirittura prescrizioni su cosa mangiare e dove comprare tutto, naturalmente a chilometri zero. Tra l’altro il Comune si arroga con questo piano il diritto di prevedere quali saranno le tecnologie meno impattanti per l’ambiente fra 10 o 20 anni .
A fronte di queste limitazioni della libertà privata non c’è nessun impegno di spesa su cosa farà il pubblico, cioè il Comune, per migliorare il trasporto pubblico o il riscaldamento degli edifici pubblici.
Per questo motivo le opposizioni di centrodestra stanno facendo le barricate contro il provvedimento e Forza Italia ha utilizzato il cosiddetto jolly, cioè la possibilità, una volta nella legislatura, di non contingentare i tempi di discussione.
La sinistra ha risposto a questa mossa convocando i consigli comunali tutti i giorni per 6 ore e in modalità on line, nonostante oramai tutti le riunioni delle altri organismi si svolgano in presenza.
Tra l’altro non si capisce perché un piano così impegnativo debba essere approvato da un Consiglio oramai scaduto. L’unico motivo e che Sala vuole presentarsi ai vari gruppi ambientalisti vantando che lui ha approvato il Piano Aria Clima, anche se di atti concreti per l’ambiente non ne ha fatti.
Così il Consiglio è paralizzato e non discute di cose più urgenti. Sala come sempre è assente e il PD, per mantenere il numero legale, è costretto a far votare col telefonino le consigliere che sono in spiaggia (e che non seguono il dibattito).
Quando c’è di mezzo l’ideologia green ogni mezzo è valido. E nulla importa alla sinistra della libertà dei milanesi e del loro futuro lavorativo.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
Bravi, avanti così senza paura fino alla vittoria!