Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana è intervenuto alla Triennale di Milano, alla presentazione del Masterplan del Villaggio Olimpico per i Giochi invernali del 2026 dove vivranno per alcune settimane gli atleti con i loro tecnici e tutti coloro che prenderanno parte allo svolgimento dell’evento. “Il Villaggio di Milano è una delle opere più importanti di tutto il masterplan olimpico. Sarà il cuore dei Giochi in Lombardia del 2026. Il Villaggio Olimpico, oltre che un’infrastruttura indispensabile ai Giochi – ha spiegato – è anche uno dei più grandi lasciti, in termini di strutture, che le Olimpiadi daranno alla città di Milano, al centro del progetto di rinnovamento e di rigenerazione urbana che Regione Lombardia ha da tempo promosso insieme agli altri soggetti firmatari dell’Accordo Scali”. “Insieme a tutte le altre opere strutturali e infrastrutturali previste per i Giochi e finanziate prevalentemente da Regione Lombardia e dal Governo italiano – ha aggiunto Fontana – il Villaggio si inserirà in vasto piano di investimento e rilancio del capoluogo e dell’intera regione che comprende anche l’area di Santa Giulia, l’area dell’ex Palasharp, le infrastrutture viarie e ferroviarie, le vie di accesso alla città e i collegamenti con la Valtellina”. “Tutto questo – ha concluso – è ancor più importante oggi, in un momento in cui i territori, l’economia e l’occupazione hanno bisogno di riprendere slancio. Tempo fa avevamo chiesto a due università di Lombardia e Veneto di stimare gli impatti economici dei Giochi. Erano stati previsti circa 36 mila nuovi posti di lavoro e oltre 4,3 miliardi di euro di impatto sulla produzione. Oggi, con gli ulteriori investimenti che la Regione ha promosso con il Piano Lombardia e con le risorse aggiuntive previste dal Governo nazionale, questi numeri possono essere tranquillamente rivisti al rialzo”.
Con obiettivo di conversione da funzione olimpica a funzione studentato in soli 4 mesi, il Villaggio Olimpico sarà trasformato in un laboratorio di sperimentazione urbana sostenibile focalizzata sulle persone, sulla comunità, l’integrazione e la resilienza; sarà un vivace ecosistema di abitazioni studentesche, residenze, co-working, servizi privati di interesse pubblico e spazi pubblici; sarà luogo di scambio e di dibattito della città: attrarrà giovani, imprenditori, micro-aziende che potranno socializzare, sperimentare e condividere.
Sono previste serre e orti per la produzione di cibo all’interno dell’area, consentendo la creazione del primo villaggio per studenti con prodotti a chilometro zero. Le abitazioni degli atleti saranno riutilizzate per la loro nuova destinazione di studenthousing (circa 1.000 posti letto) utilizzabili anche da altre categorie professionali al di fuori del periodo accademico; gli edifici lato parco e ferrovia nell’area della piazza olimpica saranno destinati a residenza libera e agevolata; l’Olympic VillagePlaza sarà la nuova piazza del quartiere, sulla quale si affacceranno i negozi e gli esercizi previsti al piano strada degli edifici, e nella quale si potranno prevedere mercati contadini ed eventi.
Il Villaggio Olimpico rappresenta il primo tassello del grande progetto di rigenerazione urbana di Scalo Porta Romana. La progettazione procede in parallelo a quella del Masterplan di Scalo Porta Romana, le scadenze serrate del programma industriale di sviluppo della riqualificazione dello scalo seguono i tempi imposti dalla pianificazione delle Olimpiadi invernali, che prevedono la consegna del Villaggio a luglio 2025.
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