Presentato alla Stampa il candidato del Centrodestra Luca Bernardo: pillole del suo discorso

Milano

Sono stati presentati ieri  mattina, nel corso della conferenza stampa di presentazione del candidato sindaco Luca Bernardo, il simbolo e lo slogan della campagna elettorale del centrodestra.

“Insieme ci prendiamo cura di Milano” sarà lo slogan. Mentre il simbolo è un Duomo stilizzato realizzato con pennellate di colore.

“Siamo già partiti con la squadra, col programma, a breve lo presenteremo. La sicurezza rappresenta tante priorità: la sicurezza dell’occupazione, dei più deboli, per la donna che esce la sera, soprattutto quella sicurezza sulla piste ciclabili. Non si possono fare piste ciclabili disegnate a mano libera, ci vuole organizzazione”. Sulla scelta del vicesindaco in caso di vittoria, Bernardo ha detto: “Ritengo che debba essere una scelta dei partiti insieme. Abbiamo la fortuna di essere molto solidi.”

 “Ci dicano una cosa” che ha fatto Sala in cinque anni, “io non l’ho visto”, “a parte i nastri tagliati casualmente soprattutto in questi ultimi periodi. I cittadini, non le persone che vedo io, ma quelle che incontro per strada, quelli che non sono felici della loro città, per questo andiamo nelle periferie, non l’hanno ancora capito”

“Se parliamo di Citylife forse parliamo dell’ex sindaco Albertini, se parliamo dei tre depuratori che non esistevano parliamo sempre della stessa persone, se parliamo di Expo, e dovrebbe dire grazie alla Moratti che l’ha fatto dg di Expo, anche l’Expo l’ha portato il Governo e la famiglia Moratti e anche così quando ci parlano di Olimpiadi”.

“Diceva giustamente Matteo, lui dice zero, facciamo che noi siamo anche gentili e carini, ma cosa ci ha lasciato in questi cinque anni per la città di Milano?” si è chiesto ancora Bernardo riprendendo quanto detto poco prima dal leader della Lega, Matteo Salvini.

“Continuo a dire che l’obbligatorietà dei vaccini deve essere per i sanitari. Il calendario vaccinale sta correndo verso la copertura di gregge: prego l’ex sindaco di non utilizzarlo come caso politico. Il mio consiglio è a vaccinarsi, ma io sono un uomo della libertà quindi ognuno decida cosa deve fare. Sui sanitari non si discute, chi non si vaccina a casa”.

“Sono dispiaciuto dal punto di vista personale” per l’assenza di oggi di Giorgia Meloni, “ma so che era impegnata quindi comprendo, ma soprattutto so, perché ci sentiamo, che mi è molto vicina ed è la cosa più bella”.

(fonte mianews)

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