“Voi dite sempre la verità, lasciamo agli altri le balle però smascheriamole perché ne stanno raccontando una marea. Stanno dipingendo Milano come una Gotham City, buia, paurosa, in cui non ci sono interessi e investimenti, ma che film è?”.
E’ Sala che parla davanti a una platea rossa durante l’evento di lancio della ricandidatura di Pierfrancesco Maran, attuale assessore all’Urbanistica.
Scontata quindi la sincerità del PD, scontate le balle dell’avversario, scontata la qualità del suo modello Milano che in dieci anni si è risvegliata per fiorire come non mai.
Parafrasando “Sulla realtà hanno raccontato tante balle ed è doveroso smascherarle con la forza di ciò che è e non che si vuol vedere. Non sono necessari i paragoni con la città di Gotham immaginaria, oscura e paurosa, sono sufficienti l’attenzione a vasto raggio anche in periferia e la sensibilità per capire. Il Batman Sala ha perso il suo vigore e il suo interesse, ha visto il film che secondo la sua opinione era il più congeniale alle sue visioni oniriche.” Naturalmente davanti a una platea di centrodestra.
Ma, diciamolo, un riflesso “fumettaro” è stato dato a Milano oggi più che mai, con le piazze dipinte, i murales dipinti, gli alberelli imprigionati nei vasi di plastica. Si dovrebbero suggerire a Paperino per la città di Paperopoli, ma questa è un’altra storia.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano