Sabato duecento cubani residenti a a Milano hanno manifestato per richiamare l’attenzione del mondo sulla situazione a Cuba.
Nell’isola sono scoppiate numerose rivolte spontanee per la gravissima situazione di povertà economica ed alimentare e l’assenza di medicinali.
Queste rivolte sono state represse col sangue ma le notizie sul comportamento del regime cubano filtrano a fatica. La polizia e l’esercito hanno sparato contro manifestanti a mani nude e sono entrati nelle abitazioni per procedere ad arresti e violenze.
I cubani che vivono qui hanno però coraggiosamente protestato e continueranno a farlo nelle prossime settimane. Chiedono che si attivino la UE e il Governo Italiano perché a Cuba venga ripristinata la libertà e superato l’attuale regime totalitario.
Mi ha impressionato la loro determinazione e il coraggio nel denunciare le responsabilità del sistema comunista. I manifestanti chiedono non tanto aiuti, che sarebbero utilizzati dal regime di Raul Castro per resistere al potere, quanto pressione internazionale per restituire al popolo cubano la libertà di guardare al futuro.
Certo che stride con queste proteste la fiducia cieca che pezzi della sinistra nutrono ancora per Fidel e Che Guevara.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
Negazione della realtà. Da 50 anni i comunisti ci riempiono di bugie, facendo un gran polverone per confonderci. Rimaniamo con i piedi ben saldi e contrastiamo queste fandonie.
Il grido dei cubani é stato chiarissimo, libertà, un popolo intero per la strada a chiedere di essere liberato dopo 62 anni di bugie e ideali falliti, di marce forzate, di soprusi, repressioni, violenze e non rispetto dei diritti umani. Nel frattempo alcune nazioni del mondo fra qui la nostra hanno sostenuto con donazioni un governo totalitario e dittatoriale nel completo silenzio. Si indaghi su questo, si faccia luce sulle persone che hanno beneficiato di questa collusione e del perchè!
Grazie per fare luce Sul nostro dolore, per il nostro popolo cubano , non vogliamo più dittatura assassina, vogliamo libertà patria e vita
Il comunismo così come lo si conosce a cuba da 62 anni non è altro che un totalitarismo dittatoriale e il male del Latinoamérica che ha la testa a cuba