“Il sindaco Sala invoca trasparenza ipocritamente dopo aver mandato avanti il PD ad aggredire Bernardo. E’ da lui che ancora aspettiamo risposte sulla sua scomparsa da Milano durante la pandemia. Se Bernardo era in corsia, Sala girava video, mandava in ferie i Vigili e passava il tempo a criticare la Regione. Un vero sindaco avrebbe dovuto potenziare i servizi sociali e quelli agli anziani. La vera trasparenza e quella di sapersi prendere cura di una comunità”. Lo dichiara Fabrizio De Pasquale, capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino.
L’aggressione e la demonizzazione di Bernardo portata avanti dalla sinistra richiama la metodologia tante volte usata per distruggere l’avversario. Non bastano le parole di De Pasquale per interpretare l’indignazione del Centrodestra e di chi osserva con quanta partecipazione umana Bernardo visita i luoghi dove le criticità sono più evidenti.
Dove era Sala quando la città esigeva dialogo per risolvere le difficoltà, non si sa e, comunque, senz’altro pensava all’area B e C, alle piste ciclabili e alle piazze tattiche, mentre si ingrossavano le file dei poveri. Sicuramente Bernardo lavorava nelle corsie, senza limiti di tempo, con dedizione. Sala neppure partecipava con assiduità ai consigli comunali in video, diceva e poi si rimangiava decisioni già prese, e umiliava la polizia locale gestendola al peggio.
Con queste considerazioni sul suo operato dovrebbe nascere contro Sala una cordata simile a quella che i Centri sociali avevano costituito contro la Lombardia, ma i cittadini cosiddetti normali, non hanno tempo per le panne montate a tavolino. Bernardo è una persona che cerca il dialogo, abituato a risolvere le criticità e non potrà essere distrutto da parole strumentali. Ha già spiegato e ripetuto il perché possiede un arma, come d’altronde altri medici, ma mai portata in corsia. Milano è da vedere come sta oggi e dove stanno le colpe del suo declino
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano