Qualcuno deve spiegare a Sala che c’è un popolo di cittadini arrabbiati e insoddisfatti per la gestione di Milano operata dalla sua amministrazione. Ecco che c’è. E le prossime elezioni rischiano sempre di più di essere un grande ring in cui si combattono ideologie sciocche e vita quotidiana, salotti comodi per conversare e sognare e realtà di lavoro e di fatica, tavoli e tavolini per teorizzare un futuro utopico e emergenze attuali mai risolte.
«È evidente che il sindaco è consapevole dello scontento che serpeggia tra i cittadini. Non abbiamo mai visto finora, nel corso di questa campagna elettorale, Sala girare tra i quartieri e le periferie. Dal Covid si è limitato a partecipare a eventi istituzionali o a manifestazioni di partito. Non scende più nelle strade, perché sa di trovare proteste e malumore», commenta Fabrizio De Pasquale, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale.
E i Comitati contro Sala, ognuno con le proprie ragioni, sono veramente molti. Libero ha fatto un elenco, anche se non esaustivo: “Salviamo Città Studi” raccoglie i residenti del quartiere, che dopo l’Expo si sono ribellati allo svuotamento della zona dell’Università Statale per il trasferimento delle facoltà scientifiche a Rho. Fiaccolate, cortei, petizioni. Anche in questo caso, se si vuole sondare «l’umore» dei cittadini, il risultato non è confortante per Beppe. Ma è soprattutto contro l’insicurezza che i cittadini si sono battuti in questi anni. Come non menzionare, infatti, i sei comitati che si sono costituiti per fronteggiare lo scempio della movida selvaggia nei quartieri? L’Associazione Proarco Sempione, il Comitato dei Navigli, il Comitato Santagostino, il Comitato Archinto, il Comitato di via Melzo e via Lambro, il Comitato del Lazzaretto. Le lettere spedite a piazza Scala non hanno mai trovato risposta. Nemmeno una simbolica pacca sulla spalla. I residenti esasperati si sono rivolti al tribunale, inviando una diffida nei confronti del sindaco e dei suoi assessori.
E ancora, di fronte alle scelte amministrative del sindaco, i cittadini hanno fatto scudo creando comitati di quartiere. Di recente formazione è il Comitato Coordinamento San Siro: i residenti si sono associati per opporsi al progetto del nuovo stadio di Sala. Persino contro l’idea di riaprire i Navigli, lanciata dal primo cittadino a inizio mandato e poi caduta nel vuoto, era nato il Comitato No alla Riapertura dei Navigli. Ma anche tra quelli che Beppe tenderebbe a considerare «suoi amici» serpeggia il malumore, sventolato in questo quinquennio a suon di manifestazioni e raccolte firme. Basti pensare al Comitato Baiamonti Verde Comune, che ha attaccato costantemente l’amministrazione per la gestione del Giardino Baiamonti. Pure i cittadini, filoambientalisti, del Comitato la Goccia si sono fatti sentire in questi ultimi tempi per tirare le orecchie al sindaco a difesa dell’area in zona Bovisa, con un ricorso firmato da centinaia di abitanti. Va menzionata anche la lunga battaglia dei residenti dei cantieri dove sorgerà la M4. Una di loro, Orietta Colacicco, ha fondato il Comitato Foppa Dezza Solari. I lunghi tempi di attesa, i disagi, il traffico, le vibrazioni di case che cadono a pezzi, hanno costretto i cittadini a sgomitare per farsi ascoltare dall’amministrazione. Mentre il Quartiere Tortona Solari è insorto contro il progetto di piste ciclabili, di riduzione di carreggiate e posti auto. Il Comitato degli Ortisti di via Rizzoli, invece, ha raccolto quasi mille firme per salvare l’oasi verde che ospita animali e vegetali di ogni specie.”
E non dimentichiamo le battaglie nel mondo della scuola. Comitati si sono formati anche da parte di genitori, NOI DEI COMITATI MILANO ZONA 8 – Comitato Quartiere Grigioni – Quartiere Salomone – Lotto 64- Comitato Per Una Mac Mahon Migliore ecc.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano