«Area C è un affare da 158 milioni: altro che ambiente» esordisce Riccardo De Corato, ma la polemica tra amministrazione e centrodestra è una realtà già relazionata, ma emergente soprattutto in questo periodo. Inutilità e inopportunità al solo scopo di incassare.
Riccardo De Corato, chiarisce «Ma quale aria pulita! Il sindaco Sala deve ringraziare gli automobilisti che hanno pagato multe per 158 milioni e 52.452 euro e hanno così dato ossigeno alle casse comunali. Una somma impressionante di denaro incassata per le infrazioni di area C, area B e dalle strisce blu. Altroché la salute dei milanesi, il vero business dell’amministrazione non è l’ingresso a pagamento ma sono le multe elevate». In cinque anni l’amministrazione di Palazzo Marino ha effettuato 3 milioni e 833.561 accertamenti ma va anche registrato che più della meta delle contravvenzioni non viene pagata. «Dal 2017 sono ben 158.052.452 di euro incassati 3.833.561 accertamenti eseguiti dei quali non pagati 1.363.281 precisa De Corato Le somme dovute all’amministrazione realmente sarebbero pari a 389.902.182, vale a dire che più delle metà delle contravvenzioni non viene incassata».
Un problema che si trascina da sempre quello dei verbali che Palazzo Marino non riesce ad incassare perché molti vengono impugnati davanti al giudice di pace, molti si perdono nei meandri della burocrazia e molti non vengono neppure presi in considerazione. «L’amministrazione avrebbe dovuto, visto il periodo di crisi, diminuire l’importo delle sanzioni – spiega l’ex vice-sindaco – Non è possibile pagare da 80 a 335 euro di multa per area C e per area B da 168 a 658. Parliamo di contravvenzioni che non riguardano comportamenti pericolosi alla guida, ma il mancato pagamento di una gabella. Parliamo di somme in difetto, perché come tutti ricordiamo, con il lockdown i pedaggi furono per un lungo periodo sospesi». «Insomma Sala e la sua Giunta green che vorrebbero dimezzare le auto circolanti e cancellare i parcheggi – a raso conclude De Corato – dovrebbero fare un monumento all’automobilista, artefice di un bel pezzo del bilancio del comune di Milano».
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Parole sante. E’ un’odiosa tassa sul sale.