Bernardo: Sala ha tempo per criticare i nostri manifesti, io penso ai cittadini

Milano

“Mi viene da sorridere perché mi fa strano e comprendo poco che il sindaco uscente abbia tempo più che per confrontarsi con i cittadini su quello che ha fatto in 5 anni, pensi a guardare chi c’è e chi non c’è sui cartelloni”. Lo ha detto il candidato sindaco del centrodestra a Milano Luca Bernardo replicando al sindaco uscente Beppe Sala, che ieri ha sottolineato come il nome del suo avversario non compaia sui manifesti elettorali a suo sostegno. “Si vede che ha tempo, io quel tempo non ce l’ho, preferisco ai selfie e ai likes, incontrare le persone, io penso prima ai cittadini, dopo alle idee e poi ai programmi”, ha aggiunto Bernardo. Il pediatra ha poi smentito il presunto scarso appoggio da parte della sua coalizione che il suo avversario Sala gli ha imputato nei giorni scorsi. C’è “assolutamente” sostegno, ha detto Bernardo, a partire dal leader della Lega Matteo Salvini, con cui “ci sentiamo tutti i giorni, anche più volte al giorno: ci siamo detti che ci rivedremo tante volte a settembre. E’ un trascinatore, un grande leader della coalizione. Quando vedrete le liste vedrete quanta gente importante e competente c’è dentro. Siamo solidi e andiamo verso il 3-4 ottobre”. A chi gli ha chiesto se sente l’appoggio dei partiti, ha replicato: “Assolutamente sì, ci sentiamo praticamente tutti giorni, anche più volte al giorno, quasi più che con mia moglie”. Bernardo ha poi ricordato l’appoggio ricevuto da alcuni personaggi noti, come l’avvocato Annamaria Bernardini de Pace, personalità, che “è stata una delle mie prime sostenitrici, ho un rapporto costante e continuo con lei” e della presidente di Federfarma Lombardia Annarosa Racca: “Non credo che sia nella lista, sicuramente mi ha dato assoluta disponibilità, di grande supporto, di lei e dei suoi rapporti”. Riguardo la lista Bernardo, “è praticamente conclusa. Ci sono nomi molto interessanti, molto importanti dal punto di vista professionale, della persona e dell’attività sociale”. Bernardo ha quindi replicato a una domanda sulla “questione pistola” in suo possesso limitandosi a ricordare di aver “già risposto e di aver già presentato con i miei legali allora, una denuncia per diffamazione, al tribunale di Milano. Quindi – ha concluso – attendiamo cosa decideranno i magistrati, sono tranquillo”. E a chi se è stato informato che sulla pistola in ospedale l’atto è stato inviato anche al DG Welfare, Bernardo ha replicato: “Immagino che abbiano fatto tutto quello che dovevano fare, rispetto a un titolo che mi è stato rilasciato circa 10 anni fa e motivo per cui i miei avvocati hanno depositato la denuncia”.

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