Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia «Condivido tutto quello che ha detto Draghi in conferenza stampa». Il premier ha parlato di una cabina di regia per ogni decisione sul green pass. «Ne avevo parlato al telefono una settimana fa con il presidente del Consiglio. Penso che la cabina di regia vada estesa non soltanto al certificato verde. Mettersi tutti seduti attorno ad un tavolo deve servire a ragionare su tutte le emergenze che ci sono nel Paese, da quella sanitaria che si porta dietro il problema dell’immigrazione per via della vaccinazione al terrorismo, alle politiche, del lavoro. Siamo un governo di emergenza nazionale, fare una sintesi è necessario» E in riferimento al voto no della lega in Commissione « «Non sarà un voto in commissione a decidere le sorti del governo». La coalizione di centrodestra non è basata su questo. Noi siamo favorevoli al vaccino e non mi sembra che Salvini sia un no vax. Noi, poi, siamo anche favorevoli all’ascolto degli italiani che hanno paura del vaccino». Il leader della Lega ha sferrato anche un attacco contro la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese… «Mi sembra che però Salvini non abbia mai parlato di voto di sfiducia…Se non ci fossero divergenze saremmo già un partito unico. Noi non attacchiamo la Lamorgese, però diciamo che qualcosa che non funziona c’é». Cosa? «Beh, la gestione del rave di Viterbo, ad esempio». E sull’immigrazione? «Si può fare certamente di più e meglio». A proposito di partito unico, nel centrodestra ci sono idee che non convergono. «Silvio Berlusconi ha detto che l’obbiettivo finale è che il partito unico nasca nel 2023, nel frattempo dobbiamo proseguire à tappe, prima con un coordinamento tra le forze di governo del centrodestra, ragionando sui contenuti». Con i partiti di governo, ovvero con la Lega, è un conto. Ma con Fratelli d’Italia? C’è chi dice che non solo il partito unico ma anche la federazione sia una chimera. «Ah sì? E i candidati unici che abbiamo presentato per le Amministrative non sono un segnale forte? A Milano, Roma, Torino, Bologna, in Calabria: tutti i candidati sono espressione del centrodestra unito». Candidati unici ma piuttosto deboli sembrerebbe. «Se sono forti o deboli lo vedremo dopo le elezioni.”
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