Non materiale ignifugo, e perciò in grado di contenere eventuali incendi. Al contrario, pannelli realizzati in materiale plastico sintetico altamente infiammabile che proprio per questo ha fatto da conduttore facendo propagare le fiamme e rendendo il rogo incontrollabile nel giro di appena 7 minuti. E’ quanto emerge dagli ultimi accertamenti condotti dagli specialisti del Nucleo Investigativo Antincendio dei Vigili del Fuoco sul maxi incendio che, nel pomeriggio di domenica 29 agosto, ha devastato la “Torre dei Moro”, un grattacielo residenziale di 18 piani di via Giacomo Antonini, alla periferia Sud di Milano.
Proseguono dunque a pieno ritmo le indagini della procura di Milano per accertare la dinamica e le cause di un maxi incendio che avrebbe potuto avere conseguenze tragiche e che invece non ha provocato nessuna vittima tra gli inquilini, uccidendo soltanto un cagnolino. Gli investigatori, diretti dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e dal pm Marina Petruzzella, sono al lavoro per accertare la tipologia del materiale utilizzato per il rivestimento del cappotto esterno che, complice il cosiddetto “effetto camino” dovuto alla presenza di aria tra il muro e i pannelli, ha favorito il propagarsi delle fiamme trasformando l’edificio in una torcia nel giro di circa un quarto d’ora. Secondo quanto si è appreso in ambienti giudiziari milanesi, i pannelli del rivestimento esterno, precipitati al suolo avvolti dalle fiame, si sono addirittura “sciolti” a causa della altissime temperature, come dimostrato da varie “pozzanghere” di plastica fusa analizzate dagli specialisti del vigili del fuoco ai piedi dell’edificio.
Gli inquirenti hanno già individuato l’azienda produttrice dei pannelli del cappotto esterno e nei prossimi giorni sono previste nuove verifiche: resta da capire in particolare se materiale dichiarato nella pratica edilizia presentata in Comune sia lo stesso di quello effettivamente utilizzato per la realizzazione del cappotto esterno. Altre verifiche riguarderanno l’esatta composizione dei pannelli esterni e il rispetto della normativa antincendio.
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