Occorre individuare e allestire quanto prima una struttura in grado di ospitare le persone di cui i “City Angels” si prendono cura ogni notte. Milano, soprattutto grazie al volontariato e all’associazionismo, ha sempre dimostrato di avere un cuore grande, e siamo di fronte a uomini e donne che meritano rispetto e dignità, che possono permettersi un piatto di pasta, cura e assistenza solo grazie all’instancabile e commuovente opera dell’associazione presieduta da Mario Furlan (un leader riconosciuto dalla sua squadra prima ancora che un presidente) e di cui fanno parte volontari dall’animo immenso.
Il mio impegno, che diventi sindaco o meno, è quello di attivarmi fin da subito per trovare un luogo in cui queste persone non solo possano trascorrere la giornata, ma che sia anche in grado di dargli un’occupazione, anche solo per poche ore al giorno, perché anche questo conferisce dignità, il sentirsi utili e guadagnare tanto o poco che sia con le proprie forze. Qui ho parlato con persone che mi hanno commosso e di fronte alle quali nessuno può girarsi dall’altra parte: gli ho promesso che da medico, e non da candidato sindaco, tornerò periodicamente con alcuni colleghi per mettermi a disposizione. A volte queste persone, oltre alla cura del corpo, hanno bisogno anche di una carezza che trasmetta umanità, e i City Angels fanno proprio questo.
Agli “angeli” di Milano non faccio promesse se non una: se sarò eletto sindaco non dovranno venire a bussare alla porta di Palazzo Marino, perché la porta sarà sempre aperta e io comunque sarò sempre in mezzo alla gente, perché non si può fare il sindaco stando chiusi da mattina a sera in un palazzo. Sarò un sindaco “porta a porta” ma anche “strada per strada”. E se non sarò sindaco, sarò comunque sempre a fianco dei nostri “angeli” e delle persone di cui si prendono cura con infinita passione».
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