Un sogno horror sembrerebbe, ma è realtà. Una realtà che si ripete, soprattutto in periferia e di cui Milano, quella vera, si vergogna, perché sono anni che denunciamo il degrado, l’abusivismo, la sporcizia diffusa. Se Sala con il suo progetto d’inclusione intendeva far marcire condizioni inaccettabili di alcune parti della città ha vinto la scommessa: ha incluso insediamenti di rom e di immigrati abusivi negli edifici abbandonati, nelle cantine, ha reso possibili bancarelle e suk senza autorizzazione, non si occupa di scuole fatiscenti e sporche dove i bambini fanno lo slalom tra i rifiuti anche nel primo giorno di scuola. Necessita ovviamente fare gli esempi denunciati negli ultimi giorni da Silvia Sardone.
Ex Gasometri di Bovisa “”Ho ritrovato una situazione davvero indegna per la nostra città. Parliamo ormai di una vera e propria cittadella abusiva di rom e nordafricani che si spartiscono interi settori, consapevoli che il Comune non farà nulla per mandarli via”
Mercatino abusivo via Martini . “Sul lungo marciapiede di viale Martini (v. foto apertura) si contano decine e decine di bancarelle abusive che espongono merce di dubbia provenienza: vestiti, apparecchi elettronici, tappeti, cianfrusaglie varie”
Scuola San Mamete “Bambini costretti a fare lo slalom tra i sacchi dell’immondizia. Odori nauseabondi che prendono alla gola. Una situazione di degrado e di incuria vissuta fin dai primi giorni dell’inizio dell’anno scolastico dagli alunni e dalle famiglie che frequentano la scuola primaria di via San Mamete e che ora ha superato la soglia della tollerabilità….E dire che più di una volta il Municipio 2 ha segnalato questa situazione che interessa «anche altre scuole della zona 2, ma nessuno ha mai risposto.” (Il Giornale)
Se a Sala interessassero contenuti e idee da inserire nel programma beh…non è la riqualificazione che ama con piazze tattiche, ma veri problemi da risolvere.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano