De Corato: Sala non ha portato a casa neppure il Piano Aria

Milano

“Sala parla dell’importanza della transizione ecologica ed afferma che Milano sta già facendo la sua parte. Esattamente in che modo, visto che, a causa delle irrealizzabili e folli proposte da ‘ultras green’, non è riuscito nemmeno a far approvare il ‘Piano Aria e Clima’?”. Lo afferma in una nota Riccardo De Corato, membro della direzione nazionale di Fdi ed assessore regionale lombardo alla Sicurezza.

“Vale la pena – osserva De Corato – ricordare le assurdità parzialmente accolte dalla Giunta contenute nel documento: la drastica eliminazione di veicoli circolanti; l’eliminazione dei parcheggi in strada; l’aumento smisurato del costo della sosta; la trasformazione di posti auto in giardini o aree gioco; Area C 7 giorni su 7 h24; parcheggi verticali con verde pensile e la ciclopedonalizzazione di Milano entro il 2025; coprire le pareti degli edifici con il muschio; vietare il gas nelle nuove costruzioni; divieto di riscaldamento nei luoghi all’aperto, nei dehor e nei gazebo; incentivare mobilità nautica sfruttando la riapertura dei navigli; per ridurre le isole di calore – prosegue – si proponeva l’installazione di tetti verdi, la sostituzione del tradizionale asfalto nero con asfalti bianchi di ultima generazione e l’incentivazione degli ombreggiamenti passivi delle finestre e facciate ventilate degli edifici”.

“Un Piano bocciato persino dal Consigliere ex PD, ora capolista dei verdi, Carlo Monguzzi”, afferma De Corato in merito alle dichiarazioni di Sala in occasione della presentazione delle iniziative per la PreCop 26, (‘All4 Climate”- “Youth4PClimate”) in programma dal 28 settembre al 2 ottobre nel capoluogo lombardo.

“Per quanto riguarda gli investimenti sul trasporto pubblico – osserva l’assessore regionale, Sala, dopo 5 anni, ha scoperto solo alla fine del 2020 dell’esistenza degli ecobus, proprio in vista delle elezioni”. E ancora, “sugli incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici, invece, c’è da dire che se da una parte esistono le agevolazioni economiche, dall’altra esiste anche una carenza di colonne per ricaricare questi mezzi. Queste misure sarebbero dovute andare di pari passo con un adeguamento numerico delle colonnine. Invece così non è stato”.

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