I flussi elettorali confermano che Sala e il PD vincono a man bassa nel ricco e privilegiato Centro di Milano

Milano

“Il duello elettorale sarà tra il cuore rosso di Milano e la periferia leghista”, titola Repubblica: un imput fazioso e riduttivo. Si spera che quel cuore rosso di Milano stia ad indicare il rosso Pd, comunque “la periferia” così menzionata sembra un territorio a se stante frettolosamente definito leghista, forse con leggero disprezzo, dimenticando le altre forze del centrodestra. L’analisi che il quotidiano riporta sui flussi elettorali, quartiere per quartiere, conferma la divaricazione esistente, che Sala ha accentuato, tra cittadini del quotidiano in periferia e l’èlite privilegiata del Centro. Per dire che l’attuale sindaco ha coltivato e coccolato il suo orticello di radical chic e perché mai avrebbe dovuto interessarsi di chi fatica nelle lande estreme della città? Ma ad una vecchia osservatrice colpisce anche che al seguito di Sala ci sia un PD “a vocazione popolare” oggi sempre più aggrappato ai ceti abbienti. Repubblica osserva “A guardare le immagini in sequenza della città che vota, ci si accorge a prima vista di un centrosinistra che ha colorato in modo omogeneo l’intera Cerchia della 90-91, con il Pd particolarmente forte anche in zona Sarpi (43,5%), Buenos Aires-Venezia (43,3%), Brera (41), Isola (40), Tortona (44,5), Porta Romana e Washington (42,2%). Poche le incursioni esterne, come quella a Niguarda a Lambrate o a Lorenteggio. Per il resto è la Lega a comandare, primo partito da Roserio a Baggio (35,9%), da Gratosoglio (34,8%) al Quartiere Adriano (35,9), dall’Ortica-Forlanini a Mecenate dal Corvetto al Gallaratese fino a Quarto Oggiaro.”

L’orizzonte di Sala è rimasto a CityLife, a Brera, alla Galleria, e che ne sa di equità sociale inesistente? Dichiara che si deve vincere in tutta la città, ma qualcuno gli dovrebbe mostrare quanto si estenda la città. Perché là il disagio è tangibile, i problemi sono molteplici, la povertà si tocca con mano. E hanno un Cuore, senza colori politici, forse, ma sentimenti di rivalsa e di giustizia.

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