Rave party a Merezzate: identificati i giovani partecipanti

Milano

Un rave party nell’immaginario collettivo è la ribellione a regole tassative soprattutto in questo periodo, è l’illegaltà forse scanzonata apparentemente, ma è portatore di droga, di alcol in eccesso, di guadagni abusivi, spesso di disturbo alla quiete pubblica. In un fabbricato dismesso, questa volta, ma quante zone dismesse non sono controllate, eventualmente recintate? Perché il ripetersi di rave party senza punizioni adeguate e sanzioni? Oggi segnaliamo questo episodio ma il mare sommerso di organizzatori senza scrupoli evidentemente se ne frega delle leggi e delle relative blande punizioni.

La cronaca “Un rave abusivo si è tenuto in via Pestagalli, alla periferia est di Milano, dove centinaia di giovani si sono ritrovati in un capannone dismesso da una ditta di trasporti. I primi ad arrivare sul posto, intorno alle 3.30 di ieri , sono stati i carabinieri, allertati da alcuni residenti, mentre dalle 7 è la polizia si è occupata dell’identificazione dei presenti.

Per ora le volanti hanno identificato una cinquantina di giovani, ma sono 300 quelli già usciti dal capannone, dove i poliziotti non sono entrati. Inoltre, è stato individuato, ancora all’interno della struttura, quello che dovrebbe essere l’organizzatore. Lo rende noto la polizia, spiegando che nei suoi confronti verranno effettuati gli approfondimenti del caso e verrà segnalato all’autorità giudiziaria. Lo stabile dismesso dove si è tenuto il rave con diverse centinaia di giovani era la sede della ditta TEL – Trasporti Spedizioni Depositi. È stata monitorata la zona, dove le presenze vengono rilevate anche attraverso le targhe di caravan e auto parcheggiate nei pressi. L’area, con il supporto della polizia locale, è stata circoscritta per evitare nuovi arrivi.”

Anna Ferrari 

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