Sequestrati e finiti nel nulla, calci sul naso, trattenuto e picchiato su un furgone per un orologio

Cronaca

Non c’è che dire, la criminalità diventa sempre più fantasiosa mantenendo violenza e disprezzo dell’uomo: tre esempi verificatesi nelle ultime 48 ore 

Un tecnico informatico 30enne di Mel (Belluno), Giacomo Sartori, è scomparso nel nulla nella notte tra venerdì 17 settembre e sabato 18 settembre a Milano, dove vive e lavora. L’ultima volta che è stato visto si trovava in zona Porta Venezia. “Venerdì sera si è recato in un bar con alcuni amici. Aveva appoggiato lo zaino a terra; al suo interno teneva il portafoglio, i documenti e il computer aziendale. Qualcuno glielo ha rubato e ci era rimasto molto male”, ha spiegato il fratello Tommaso. (Tg.com) Ha avvicinato un uomo sulla ciclovia della Martesana, lo ha aggredito con un coltello e poi lo ha scaraventato a terra colpendolo più e più volte. Tutto per sottrargli uno smartphone. Era il 20 settembre e da allora il rapinatore sembrava essere riuscito a farla franca, mentre la vittima ancora subiva le conseguenze dell’accaduto, avendo riportato pesanti traumi. Martedì 21 settembre, però, il reo è stato scoperto durante un controllo casuale della Polmetro. Durante una verifica gli agenti hanno fermato l’uomo – un 31enne marocchino, irregolare in Italia e con precedenti per reati contro il patrimonio – e gli hanno trovato addosso due cellulari, di cui uno è risultato quello rubato al 73enne, il quale, a quel punto, è stato subito rintracciato. La vittima ha riconosciuto prima il proprio smartphone e poi il rapinatore, che con il suo assalto gli aveva causato fratture al setto nasale, traumi al viso e al ginocchio, tanto che all’ospedale Niguarda di Milano, dove aveva ricevuto le cure del caso, gli avevano assegnato una prognosi di ben 35 giorni. Dopo essere stato indicato dall’anziano come l’autore della violentissima rapina, il 31enne è stato condotto a San Vittore. (Milano Today)  Aggredito all’alba all’uscita dalla discoteca. Caricato con la forza su un furgone. Picchiato e derubato dell’orologio che aveva al polso. E poi abbandonato in strada, a diversi chilometri di distanza dal luogo del raid. È il racconto choc che alle 7 di ieri un imprenditore di 38 anni ha fatto agli agenti della Volante del commissariato Bonola, dopo aver chiamato il 112 per chiedere aiuto (Il Giorno)

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