Bruzzano: la storia incredibile di un quartiere diviso a metà dall’ottusità di Sala. La Loggia e De Pasquale difendono i cittadini

Milano

Incredibile, ma vero, quasi che l’identità di un quartiere, la sua storia, le sue abitudini, la sua socialità possano essere frammentate e ignorate. Per farla breve, la cosiddetta inclusione del Sindaco implica la divisione  di un quartiere.

Scrive Libero “Milano ha il suo «muro» e le sue Berlino Est e Ovest. Si trovano a Bruzzano, all’estrema periferia settentrionale della città. Dallo scorso febbraio il quartiere è letteralmente spaccato in due dalla linea ferroviaria

La Loggia

delle Nord, dopo che il passaggio a livello di via Oroboni è stato chiuso al transito di auto e pedoni per fare spazio ai lavori per la realizzazione del terzo binario. «Al suo posto avrebbe dovuto essere realizzato un passaggio ciclo-pedonale sotterraneo, che però è ben lungi dal venire», spiega il candidato di Forza Italia al Municipio 9, Maurizio La Loggia. «L’assessore comunale alla Mobilità Granelli (che tra l’altro è cresciuto a Bruzzano, dove vive tutt’ora, ndr) l’aveva anticipato per fine anno, ma le opere di scavo non sono ancora iniziate ed è già tanto se il sottopassaggio verrà aperto a metà del prossimo anno».

DIVISO IN DUE  Dire che il quartiere è spaccato in due non è un’immagine suggestiva, ma una realtà, nel senso che gli abitanti di Bruzzano Est hanno le scuole di via Oroboni al di là della ferrovia e quelli di Bruzzano Ovest hanno sull’altro lato l’ufficio postale e la chiesa. «Tanto che», prosegue La Loggia, «c’è chi dal di là della ferrovia ha iniziato ad andare a messa a Cormano, perché fa prima. L’attraversamento pedonale a raso è stato spostato trenta metri più a Sud, lungo via Mazzucchelli. Un residente di Bruzzano Ovest, in procinto di attraversare, spiega che «la situazione è disagevole per le persone che non hanno difficoltà motorie o sono anziane, perché i treni sono molto frequenti e il tempo in cui le sbarre restano alzate tra il passaggio di un convoglio e quello successivo è davvero limitato. Per chi ha difficoltà motorie o anche per chi deve portare il bambino all’asilo di via Oroboni è ancora peggio». Senza contare il pericolo insito nella situazione, dato che, con le sbarre abbassate per la maggior parte del tempo, quasi tutti i pedoni ci passano sotto e attraversano i binari quando in realtà sarebbe proibito. Con l’arrivo dell’inverno e la riduzione delle ore di luce, la situazione di pericolo peggiorerà ulteriormente. L’unica alternativa sicura, al momento, è rappresentata dal sottopassaggio all’altezza di via Del Danubio, 400 metri più a Sud seguendo la massicciata. E chi ha l’auto come fa? Chi conosce l’assessore Granelli (nemico giurato delle quattro ruote) non resterà sorpreso dal sapere che la proposta iniziale avanzata dai cittadini per un sottopassaggio automobilistico in corrispondenza del vecchio passaggio a livello di via Oroboni è stata bocciata dall’amministrazione comunale. «Che noi intendiamo realizzare, se vinceremo», spiega il

De Pasquale

capogruppo (e capolista alle prossime elezioni) di Forza Italia, Fabrizio De Pasquale, «come ha anticipato lo stesso candidato a sindaco, Luca Bernardo, durante un sopralluogo in via Oroboni lunedì della scorsa settimana». Ad oggi, le uniche alternative a disposizione di chi voglia spostarsi in auto da Bruzzano Est a Bruzzano Ovest sono, a sud, viale Rubicone, per imboccare il quale bisogna però raggiungere via Vincenzo da Seregno, al confine con Affori; e, a Nord, viale Borromeo, che si trova già nel territorio comunale di Cormano. Due autentici giri dell’oca.

RUMORE Altro problema è quello legato all’inquinamento acustico, che con la realizzazione del terzo binario aumenterà visto che i treni correranno inevitabilmente più vicini alle case realizzate a ridosso della massicciata. «Il punto», denuncia De Pasquale, «è che il Comune, anziché usare i soldi degli oneri di urbanizzazione versati dalle Ferrovie Nord per posizionare le barriere fonoassorbenti, li ha impiegati per la realizzazione di una futura pista ciclabile che correrà lungo la tratta ferroviaria tra le stazioni di Affori e Bruzzano». L’assurdità dell’irrazionalità.

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