Il candidato sindaco del centrodestra Luca Bernardo “Ripartiamo dalla sicurezza”

Milano
Luca Bernardo: la sinistra ha dimenticato le periferie; case popolari da ristrutturare e assunzione di 800 vigili per garantire maggiore vivibilità

Rilanciare Milano da più fronti: attrazione, occupazione e sicurezza.  Il candidato sindaco per il centrodestra, Luca Bernardo, ha le idee chiare sul futuro della città. Primario nel reparto di Pediatria dell’ospedale Fatebenefratelli, 54 anni, è direttore del centro nazionale Cyberbullismo e nel 2017 ha fatto parte dell’Anac, l’Autorità nazionale per l’Anticorruzione.

Immagini di rivolgersi a un elettore ancora indeciso: perché dovrebbe votarla?

Deve votare me perché penserò alla sicurezza dei cittadini, degli edifici, rilancerò occupazione e lavoro e mi occuperò di quei temi che la sinistra ha dimenticato, come le diseguaglianze, la fragilità e la coesione sociale.

Ammetterà però che Milano è migliorata nell’ultimo decennio.

Credo che questa città abbia due marce: la marcia indietro che ha fatto la politica di sinistra negli ultimi anni su molti aspetti, come ad esempio la digitalizzazione, con i cittadini che devono aspettare fino a 40 giorni per un protocollo o 90 per avere un’occupazione di suolo, e così via. Se la città è andata avanti è stato grazie ai progetti delle giunte di centrodestra, di Gabriele Albertini e Letizia Moratti. Per non parlare dei ritardi della metro 4 che probabilmente sarà terminata tra la fine del 2023 e l’inizio 2024, i cui cantieri continuano a creare problemi in molte zone della città.

Oltre alla M4, quali sono i problemi più urgenti da affrontare?

La ristrutturazione delle case popolari di Metropolitana Milanese: ne ho visitate tante, e ogni volta che sono entrato vi ho trovato tante situazioni difficili: anziani soli, persone con disabilità che magari abitano ai piani alti dove gli ascensori non funzionano, oppure residenti che hanno paura a uscire di casa perché all’esterno ci sono situazioni di degrado dovute alla mancanza di controlli. Non sono sistemazioni dignitose.

Quante vanno ristrutturate?

Tutte quelle nei quartieri Bruzzano, San Siro, Muggiano: bisogna partire subito con gli interventi. E poi propongo che alcuni immobili di Mm siano dati a disposizione dei medici di base per studi o ambulatori, invogliandoli a coprire quelle zone che sono carenti, come Giambellino, Lorenteggio, Segesta e Aretusa.

Sala si era tenuto la delega alle Periferie. Lei invece ha annunciato un assessorato alla Disabilità e poi alla Famiglia: non basta già quello alle Politiche sociali?

Per quanto riguarda le disabilità, avevo proposto uno sportello. Per la famiglia invece serve un assessorato perché penso non solo alle periferie ma anche al centro, dove vivono persone anziane, donne sole, famiglie con problemi… per cui sì, sicuramente il Comune deve proteggere e tutelare questi cittadini.

Quali altri problemi oltre alle periferie?

C’è quello della sicurezza: servono più agenti di Polizia locale, almeno 800. Dobbiamo aumentare l’Annonaria contro la concorrenza sleale e l’abusivismo. E soprattutto servono presidi fissi in quei quartieri afflitti da quella che chiamo la “movida sbagliata”.

Come pensa di affrontare la mala movida?

Con tavoli permanenti quinquennali. Bisogna sedersi ad un tavolo e parlare, senza arrivare allo scontro tra esercenti e residenti, per poi trovare una sintesi con il Comune; poi la soluzione spetta all’amministrazione, al sindaco e all’assessore competente. E ripeto, presìdi fissi, evitando di riempire piazze come l’Arco della Pace con migliaia di persone, con tutte le conseguenze immaginabili.

Parliamo della sua squadra: finora non ha fatto nomi.

Nomi non ne ho, ma sicuramente ci saranno delle donne. Le persone saranno scelte in accordo con la sintesi dei partiti e dalla società civile. Pretendo tre condizioni; merito, professionalità e competenza.

Gabriele Albertini la appoggerà al ballottaggio: in caso di vittoria gli assegnerà un incarico, un assessorato?

È un amico, ma non credo che lo voglia, lo ha detto molto chiaramente. Mi aiuterà per la città e per i milanesi.

Si ritiene danneggiato dalle dichiarazioni di chi come Vittorio Feltri l’ha definita un candidato non all’altezza?

No. Conosco Feltri da tanti anni, e ha detto giustamente una cosa: è vero che sono un neofita e non esperto di politica. Però sono anche un medico e manager, e per tre anni ho collaborato con l’Anac e so cosa vuol dire lavorare con la pubblica amministrazione.

DA SAPERE – L’annuncio ufficiale della sua candidatura è arrivato lo scorso 7 luglio: Luca Bernardo, pediatra al Fatebenefratelli, è sceso in campo come candidato sindaco del centrodestra. Classe 1967, sposato, una figlia, Bernardo si è laureato in Medicina alla Statale, specializzandosi in Pediatria e Neonatologia; dal 2005 è direttore del dipartimento di Medicina dell’infanzia e dell’età evolutiva del Fatebenefratelli-Sacco-Buzzi. Nel 2008 ha fondato il Centro disagi adolescenziali del Fatebenefratelli, il primo in Italia a occuparsi di cyberbullismo e attività illegali in Rete. Nel 2006 era stato candidato come consigliere comunale nella lista civica di Letizia Moratti, ricevendo 200 preferenze. 

ANDREA D’AGOSTINO (AVVENIRE)

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