“Impossibile firmare la mozione del PD”, così FI smaschera la sinistra e invita a firmare contro tutti i totalitarismi

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I gravi fatti di sabato, con l’irruzione nella sede nazionale della Cgil ad opera di alcuni estremisti nel giorno in cui a Roma c’era una grande mobilitazione per dire “No al Green Pass”, ha riacceso i riflettori su alcune forze politiche che si richiamano, in modo più o meno diretto, al ventennio fascista. La sinistra ha subito invocato lo scioglimento di Forza Nuova, tenuto conto che alcuni suoi esponenti di spicco (Roberto Fiore e Giuliano Castellino) sono stati arrestati proprio per i fatti di sabato. In un clima politico sempre più esasperato c’è da segnalare la proposta unitaria del centrodestra. Silvio Berlusconi sente gli alleati, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, e dopo aver condannato le violenze senza se e senza ma invita la coalizione a votare una mozione in Parlamento per chiedere interventi contro tutte le realtà eversive, non solo quelle evidenziate dalla sinistra.

La linea viene resa esplicita dai capigruppo di Forza Italia di Senato e Camera, Anna Maria Bernini e Roberto Occhiuto. “I fatti di sabato scorso, le aggressioni nei confronti delle forze dell’ordine, l’assalto alla sede della Cgil, sono stati condannati in modo netto da tutte le forze politiche. Non ci possono essere ambiguità contro la violenza e contro chi usa una manifestazione di piazza per secondi fini. Al tempo stesso, però – proseguono Bernini e Occhiuto – le vicende degli ultimi giorni non vanno strumentalizzate politicamente. Proprio in questi momenti è fondamentale rappresentare al Paese un comune sentire su temi così delicati. Non esistono totalitarismi buoni e totalitarismi cattivi e per questo motivo non è possibile per i nostri gruppi firmare o sostenere la mozione presentata dal Partito democratico”.

Dopo questa premessa emerge la proposta del partito azzurro: “Proprio per superare le divisioni e dare un forte segnale di unità – dichiarano Bernini e Occhiuto – avanziamo una proposta: tutti i gruppi, di Camera e Senato, lavorino ad una mozione unitaria contro tutti i totalitarismi, nessuno escluso. Un’iniziativa di questo tipo metterebbe immediatamente fine alle polemiche delle ultime ore e sarebbe importante per distendere gli animi dopo giorni di tensione. Proviamoci, dunque. In caso contrario, questo il nostro pensiero, siano i gruppi di centrodestra a presentare insieme un documento parlamentare che esprima una ferma condanna contro gli assolutismi di ogni tipo”.

Un segnale forte con cui si chiede la condanna ferma (e unanime) di tutti gli estremismi. Che diverge dalla mossa del segretario del Pd, Enrico Letta, che ha puntato il dito solo contro Forza Nuova: “Dalla Piazza del Comune di Savona – ha scritto su Twitter – ho fatto un appello a tutte le forze politiche perché lo scioglimento di Forza Nuova sia vissuto come un gesto unitario e non di parte. Dopo i gravi fatti di sabato tutti si riconoscano in una decisione che rende attuale e viva la Costituzione”.

Matteo Salvini, leader della Lega, durante un comizio a Ostia rilancia la proposta di Forza Italia: “La violenza non ha colore, va sempre condannata da chiunque arrivi. Dico a Letta che sta pontificando, vogliamo fare qualcosa di serio? Tutto il Parlamento si unisca per approvare un documento contro ogni genere di violenza per sciogliere tutte le realtà che portano avanti la violenza. Non è che la violenza dei centri sociali che menano i gazebi della Lega sia meno violenza. Vogliamo fare una manifestazione tutti insieme? Facciamola per condannare ogni genere di violenza, ma – ha aggiunto Salvini – non permetto di confondere cento criminali con le decine di migliaia di persone che hanno il sacrosanto diritto di manifestare pacificamente nelle piazze, qualunque sia la loro idea. Il tizio che è stato arrestato, che era in piazza e ha fatto un casino indecente, era là con il Daspo e il braccialetto elettronico e non doveva essere là. Perché era là dove non doveva essere? O qualcuno che doveva evitare che fosse là non sa fare il suo lavoro e non va bene o a qualcuno che doveva evitare che fosse là faceva comodo che fosse là. Lascio a voi giudicare”.

Il Pd reagisce con nervosismo alla proposta del centrodestra. “Ogni volta speriamo che a destra possano cambiare e poi, puntualmente, non cambiano mai”, commenta Francesco Boccia, deputato Pd e responsabile Regioni e Enti locali della segreteria dem. “Speri sempre che siano in grado di prendere le distanze dagli squadristi, da chi si definisce senza vergogna fascista, di riuscire a fare il salto successivo e dire basta per sempre. E, invece, il limite è sempre lo stesso. Non si può buttare la palla in tribuna dicendo ‘sì ma c’è anche altro’. Non è più il tempo del benaltrismo. La mozione del Pd è contro le organizzazioni fasciste, la destra ci sta o no?”.

​La Cgil intanto ha lanciato la proposta di una grande manifestazione nazionale, che unisca tutte le forze politiche, da destra a sinistra, per dire no al fascismo e, più in generale, alla lotta politica fatta con la violenza. La manifestazione è programmata il giorno prima del voto per i ballottaggi, col rischio di pericolose strumentalizzazioni.

Come andrà a finire? Lo vedremo presto. Di certo trovare una sintesi tra le forze politiche per condannare in modo unanime (e per questo più forte) gli estremismi di ogni colore, sarebbe un segnale davvero importante per il nostro Paese. Il rischio da evitare è che ciascuno resti isolato nel proprio orticello, in nome della convenienza politica, facendo venire meno quell’unità di intenti che, mai come in questi casi, sarebbe indispensabile.

Fonte Il Giornale

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