Sicuri che al Pd interessi davvero l’antifascismo e non piuttosto vincere i ballottaggi di domenica, soprattutto a Roma e a Torino, e magari pure imprimere una torsione autoritaria (rossa, ma sempre autoritaria) al nostro paese?
Prendendo a pretesto l’assalto criminale e demente (che abbiamo condannato in tempo reale) alla Cgil, da parte di gente che la polizia conosce da decenni e che, misteriosamente (?) ha potuto avere campo libero di fronte agli agenti, il Pd e il circuito mediatico di sinistra si è messo a gridare al pericolo fascista. Anche se, a dire il vero, i pericoli reali appieno altri: la stampa straniera prevede che buona parte della Ue resterà senza energia da qui a breve mentre oggi a Roma sfilavano i lavoratori veri, che sembrano meno impauriti da un ipotetico ritorno dello squadrismo che dai licenziamenti, dal costo dei tamponi, dal caos prodotto dall’ingresso del Green pass.
Il pericolo che fa più paura al Pd, a Repubblica, alla Stampa, a La7 e a Rai 3 è che Michetti possa vincere a Roma. Da qui l’idea di organizzare una manifestazione “antifascista”. Guarda caso però il giorno prima del voto del ballottaggi, quando in teoria dovrebbe vigere il silenzio elettorale. Una manifestazione della sinistra, a cui presumibilmente prenderà parte il candidato Gualtieri: qualcuno è cosi sciocco da pensare che non sarà una grande spot a suo vantaggio? Si tratta di un caso molto grave, e senza precedenti. E pensare che la sinistra ululava quando il Cavaliere davanti all’urna si riservava una battutina oppure quando Salvini pubblicava dei post il giorno del silenzio. Il Pd dimostri che la manifestazione antifascista non è semplicemente una misura strumentale spostandola il sabato successivo: o forse il pericolo fascista è cosi vicino? E se il Pd e i sindacati la confermassero, perché i partiti del centro destra non organizzano, per lo stesso giorno, quello del silenzio elettorale, un meeting contro ogni violenza politica, anche quella degli anarchici che domenica hanno devastato Milano, o contro quella dei centri sociali, che negli ultimi anni hanno spesso aggredito le sedi sindacali, e che mentre scriviamo stanno assaltando il municipio di Torino?
Se Landini vuole evitare di creare pericolose contrapposizioni in piazza, soprattutto in questa settimana che il clima nel Paese è molto caldo, sposti la manifestazione ad altra data, così nessuna avrà il sospetto che il tutto sia l’ennesima trovata elettorale. (CulturaIdentità)
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