La protesta dei no Green Pass di ieri a Milano all’Arco della Pace si è sgonfiata e il presidio, con qualche malumore, ha lasciato liberi tutti. Ma forse la frequenza delle manifestazioni ripetute ha un po’ sfiancato gli irriducibili. Infatti il presidio dei no green pass si è concluso intorno alle 13.30 di ieri all’Arco della Pace.
Prima dello scioglimento, è scoppiata una lite interna ai promotori, tra chi voleva andare a supportare il presidio di alcuni lavoratori dell’Amsa fuori dalla sede di via Primaticcio e chi proponeva di andare a protestare “sotto i palazzi del potere”, indicando la vicina sede della Rai di corso Sempione.
Alla fine, tra il fastidio di molti partecipanti, le due fazioni si sono divise: cinque persone da una parte e cinque dall’altra. Quello che è opportuno evidenziare è la ricerca di visibilità individuando un obiettivo possibilmente simbolo o l’unità con altri lavoratori pubblici nel mirino dei media. Ci sarebbero stati episodi di violenza? Non so, ma che il protagonismo con la massima visibilità sia una spinta fondamentale è certo. Ma che cosa volevano ottenere?