Questo il testo della lettera aperta dell’Avvocato Gaetano Berni e di altre personalità spedita al Sindaco di Milano per proporgli di sondare la disponibilità del regista ed ex-detenuto Ambrogio Crespi a ricoprire il ruolo di Garante dei detenuti per la città di Milano.
Questa lettera pone il problema: “la carica di Garante deve essere anche e soprattutto una figura capace di ascoltare e capire i detenuti al di là della competenza giuridica?”.
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Egregio Sindaco Sala,
nel suo nuovo mandato sarà molto impegnato ma crediamo che pochi minuti del suo tempo meritino di essere dedicati a una telefonata ad Ambrogio Crespi. Per fargli l’onore di chiedergli se è disponibile a essere il Garante milanese per i diritti dei detenuti.
Ambrogio non è solo milanese nel nome e di nascita ma è stato anche residente nel quartiere di Milano costituito dal carcere di Opera: prima a seguito di indagini per un caso giudiziario molto discusso e poi a fronte di una condanna definitiva (che molte discussioni e sorpresa ha causato tra i giuristi) come persona che si è consegnata gandhianamente alla sua pena definitiva.
Un gesto non violento per amore della buona giustizia contro la cattiva giustizia e nella perfetta osservanza degli insegnamenti del suo maestro e amico Marco Pannella, che ha ricordato con una biografia audiovisiva “Docuweb Marco Pannella, La storia di un uomo la vita di un paese”.
Sappiamo che Lei ha voluto essere presente di persona, pochi mesi fa, alla inaugurazione di una targa dedicata alla memoria del milanese acquisito Enzo Tortora. Ambrogio ne ha realizzata un’altra, parecchi anni prima, con il docufilm “Tortora, una ferita italiana” che lui ha portato in tutta Italia e soprattutto in tante scuole, aiutando il paese intero a tenere viva la memoria di un caso giudiziario oramai passato alla storia.
Ambrogio ha dimostrato di avere una dote fondamentale per un garante, la capacità di ascoltare i detenuti e di saper vedere la persona oltre l’etichetta di recluso, come ha dimostrato nel docufilm “Spes contra spem – Liberi dentro”, dove ha posto il problema della inumanità dell’ergastolo ostativo e della pena senza fine.
Ambrogio ha ottenuto una grazia parziale dal Presidente della Repubblica per il positivo giudizio sul comportamento durante la detenzione e per il percorso di rieducazione seguito dopo che il Tribunale di Sorveglianza di Milano aveva elogiato la sua opera costante contro la mafia.
Per questi e molti altri motivi Le chiediamo quindi di sentirlo e di mandargli come Sindaco l’abbraccio e la vicinanza che tutta la città secondo noi gli deve.
Distinti saluti,
Avvocato Gaetano Berni già Consigliere di Cassazione per «meriti insigni» <art. 106, 3° comma, Cost.>
Avvocato Giampaolo Berni, Presidente della Associazione Milano Vapore
Raffaele Sollecito
Mirko de Carli, consigliere nazionale del Popolo della Famiglia
Massimiliano Esposito, conduttore dirette Facebook Feedback & Dialoghi
Simone Sollazzo già consigliere comunale a Milano
Fiorello Cortiana
Pierpaolo Antonelli ex detenuto
Gianni Rubagotti Segretario Associazione per l’Iniziativa Radicale Myriam Cazzavillan
Francesco Monelli, tesoriere Associazione per l’Iniziativa Radicale Myriam Cazzavillan
Alberto Pacchioni
Fausto Bagnato
Pierluca Oldani
Mauro Toffetti
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Ambrogio è una persona eccezionale!!!
Il Dott Crespi Ambrogio per la sua esperienza è meritevole ad essere garante dei detenuti
Va bene
Persona perbene e preparata.
Il Dott Crespi Ambrogio persona di spessore LEALE, ONESTO, PADRE ECCEZZIONALE,FOSSE PER NOI PERSONE LINDE E PER BENE SAREBBE DA ANNI AL QUIRINALE LUI E IL SIGNOR COLONNELLO DE CAPRIO DETTO ULTIMO. Garante per i Detenuti assolutamente SI MILIONE DI VOLTE
Buongiorno, se mi scrive a giarub@yahoo.com la aggiungo ai firmatari
Ho conosciuto qualche anno fa Ambrogio Crespi per la sua opera cinematografica improntata a veicolare il messaggio dell’importanza della Legalità, non come parola vuota, ma come agire concreto di tante persone di buona volontà che ogni giorno agiscono operosamente per creare una Terra migliore. Poi ho assistito, come tutti, quelli che a vario titolo hanno conosciuto Ambrogio, alla prova dolorosa ma piena di forza e di Coraggio che lui e la sua Famiglia hanno dovuto affrontare, credendo sempre fermamente nella Giustizia. Ambrogio ha dato una dimostrazione grande, non ha mai deprecato la Giustizia, ma ad essa si è affidato con fiducia ed è giunto alla prova odierna. Spes contra spem… una delle sue tante opere artistiche, ci indica che si può dare voce a chi ha sbagliato, a chi si ritrova ristretto per espiare la pena, per dire che la pena va espiata, ma dev’essere rieducativa perchè la speranza deve sorreggere sempre anche contro ogni situazione che sembra impossibile. Ambrogio può sicuramente rappresentare la voce di chi il carcere l’ha conosciuto e si è affidato alla Giustizia per tracciare un percorso di Rinascita.
Grande iniziativa
Se non lui, chi?
Ambrogio Crespi non lo conosco personalmente ma virtualmente su Facebook, ho sempre ammirato la sua grande disponibilità per gli altri poi all’ultimo a se stesso.
È innatamente una persona nobile di un grande cuore ❤ poi è caduto nelle reti della legge ballerina uno sbaglio madornale.
Comunque lasciamo stare il passato.
Orgoglioso sempre di più di te Ambrogio e non potevi fare un iniziativa più bella di questa.
Auguri per quello che fai ee che farai.
Sottoscrivo!
Ambrogio e’ una persona unica e rara..
Sempre pronto a prendersi le sue responsabilità e
A non tirarsi mai indietro!! Un GRANDE UOMO