Cosa resta del liberalismo all’Italiana

Attualità

Dopo le amministrative si è parlato molto del destino dell’area moderata. I moderati, in Italia, per tradizione, includono quello che altrove si esprime nell’intero arco parlamentare: popolari, socialisti e liberali. In Italia da dieci anni ormai si assiste ad un progressivo compattamento di queste componenti, schiacciate a destra dal sovranismo e a sinistra da populismo e PD, che non è un partito socialista classico, è una sintesi all’italiana di molte culture. In ogni caso è accademia, il punto è che nella piccola ridotta moderata c’è da domandarsi che fine abbia fatto il piccolissimo resto liberale.

Prima premessa, il liberalismo all’Italiana mischia da sempre i conservatori, o liberali di destra, i radicali e i liberal. Questi ultimi sono progressisti moderati che di liberale hanno il nome, l’idea che lo Stato sia troppo presente in economia e poco altro. La situazione, come vedete, è grave ma non è seria. I liberali sono fortemente sparpagliati e tendono, per antico riflesso condizionato, a scegliere le battaglie perse. Non quelle perdenti, no no, proprio le battaglie perse. E se per qualche strano motivo si trovano in maggioranza nella storia, arriva subito qualcuno di meno intellettuale a fregargliele. Attesa questa tendenza, sicuramente molto Italiana, il mondo liberale doc, quello che fa capo al famigerato Ufficio Patenti di Liberalismo, ha deciso di specializzarsi ulteriormente.

Ed è diventato così il campione della sconfitta delle cause. È immancabile che quando il bel mondo liberale abbraccia una battaglia, quella sia condannata a sicura sconfitta. Avete presente i liberali per Salvini? Hanno raggiunto l’apice con le Europee del 2019. Sapete ora dov’è Salvini? Terzo nei sondaggi. Le piazze No Green Pass sono gremite? Non c’è problema. Sono in arrivo i liberali anti Green Pass. Tra un mese non manifesterà più nessuno. Prossima fermata? Una fascinazione estrema per la Meloni. Io fossi in Giorgia comincerei a tremare. Pochi si sono salvati dalla condanna. E allora, cosa c’entra l’area liberale col mondo moderato?

C’entra, c’entra. Questo non è un messaggio di pessimismo. Anzi. È un messaggio convintamente ottimista: l’area moderata, oggi, fa schifo ai dirigenti dell’Ufficio Patenti Liberali. Oh, gaudio! Esiste quindi una possibilità, forse piccola, ma concreta e importante che la nostra area si risollevi! Addirittura, per chi sta in Forza Italia, questo vuol dire poter impegnarsi per tornare protagonisti. L’aria pesante, il nugolo di menagrami, è in marcia verso le estreme e noi siamo, finalmente, liberi!

Ogni volta che vi insultano, che vi dicono che di liberalismo non capite nulla, portate quelle parole come una medaglia al valore. Vi terranno lontana la minoranza più distruttiva e politicamente pericolosa del pianeta. E costruirà, per voi, per noi, per l’Italia un futuro più libero. Libero, innanzitutto, da loro. L’Ufficio Patenti Liberalismo. E solo per questo, vale la pena lottare e non arrendersi.

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