Nel corteo no green pass, neofascisti ma anche Ferrari ex irriducibile BR di cui pochi parlano

Milano

Poche agenzie riportano che sabato nel corteo no pass a Milano, non marciava solo una comunità neofascista, ma anche PAOLO Maurizio Ferrari.

Quindi, dalla comunità Do.Ra – “Dodici Raggi” – di Varese all’ultimo degli irriducibili del nucleo storico delle Brigate Rosse: estremismi uniti in piazza

Cos’hanno in comune Alessandro Limido neonazista di Varese, esponente della comunità Do.Ra (“Dodici Raggi”), indicata dalla Procura di Busto Arsizio per tentata ricostruzione del Partito Fascista e propaganda fascista, e l’ex brigatista Paolo Maurizio Ferrari, uno che non si è mai dissociato dalla lotta armata e che i giornali hanno chiamato l’«ultimo degli irriducibili»? Il no al green pass obbligatorio al lavoro come strategia contro il sistema: un no che si trasforma in partecipazione alle manifestazioni. Infatti, nell’ennesimo sabato di corteo no pass a Milano contro le decisioni di governo, a sfilare per le vie della città insieme ad altre 10mila persone (6mila per la questura) c’era anche il gruppetto di neonazisti – la comunità è nata nel 2007 dall’unione di Ultras 7 Laghi e Varese Skinhead – e l’ex Br oggi 76enne Angelo Ferrari.

Ferrari, cresciuto nella comunità di Nomadelfia, è uscito dal carcere nel 2004, dopo 30 anni di detenzione, condannato per sequestro, rapina e la rivolta al carcere dell’Asinara. In piazza, ricostruisce La Stampa, portava lo striscione «Lavoratori contro green pass e obbligo vaccinale. Ora e sempre resistenza». Nel 2007 aveva manifestato contro il regime del 41bis tenutasi al carcere dell’Aquila, mentre cinque anni dopo era stato arrestato nell’ambito di di un’indagine sugli scontri relativi al progetto della galleria di base Torino-Lione. Nel 2015 è stato condannato a 4 anni e 6 mesi per aver preso parte il 27 giugno e 3 luglio 2011 agli scontri con la polizia in Val di Susa. Evidenziare che gli estremismi sono tutti da condannare è evidente, ma la stampa spesso non segnala l’estremismo comunista e una riflessione va fatta.

Per la cronaca: un arresto e 83 denunce complessive per il 14esimo sabato di manifestazione no green pass a Milano, non preavvisata e che ha creato forti disagi nel centro cittadino e alla circolazione dei mezzi. Nove persone, appartenenti alla Comunità Militante dei Dodici Raggi, sono state denunciate per apologia di fascismo.

I nove, di cui 8 residenti nel varesino e uno in provincia di Bergamo, sono stati denunciati per apologia del fascismo, manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico ufficio e violenza privata. Il Questore Petronzi, inoltre, ha messo nei loro confronti 9 fogli di via obbligatorio (8 della durata di un anno e 1 di sei mesi) dal Comune di Milano.

Anna Ferrari

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