A indagare il livello di rumorosità delle città italiane è stata la “Noise Escape Challenge”, nata dalla collaborazione tra Amplifon e l’associazione giovanile internazionale Aiesec
Saranno i clacson al semaforo, i motori rombanti in tangenziale, gli scooter dei rider, le portiere che si richiudono frettolose. Saranno i tram che cigolano, le sirene della polizie che urlano. Sarà tutto questo e molto altro che ha permesso a Milano di essere incoronata città più rumorosa d’Italia.
Magari noi, da milanesi, ci siamo assuefatti al casino e non ce ne rendiamo nemmeno conto. Poi però la sera “Figa che mal di testa” e non sappiamo come mai. Tela chi la risposta: inquinamento acustico. A indagare il livello di rumorosità delle città italiane è stata la Noise Escape Challenge, nata dalla collaborazione tra Amplifon e l’associazione giovanile internazionale Aiesec. Sono state coinvolte in particolare 15 città: 65 giovani membri di Aiesec, nel periodo dal 16 al 19 luglio scorsi, hanno dato vita alla ricerca delle oasi acustiche in cui avere una piacevole e sicura esperienza uditiva, rintracciandole tramite il noise tracker della APP di Amplifon Listen Responsibly.
Milano, Lecce e Verona sono le città più rumorose d’Italia con i rispettivi valori medi di 65.31 dB, 65.24 dB e 61 dB. Pensa te. Durante le giornate della Noise Escape Challenge l’area meneghina più rumorosa è stata quella in Via Tirano c/o Naviglio della Martesana all’angolo con via Zuretti 63. Ci sarà stato un festone al chiosco Tranvai, quello nato sullo scheletro del vecchio tram 1522. Vai a sapere. Niente di nuovo, comunque. Già nel lontano 2018 vi avevamo mostrato una mappa dei luoghi più rumorosi della City, con Viale Fulvio Testi, Via Palmanova, e Via Fermi in pole position per il fracasso. Ovviamente il responsabile di tanto bordello è soprattutto il traffico: per l’80% pneumatici e clacson sono i colpevoli del casino acustico che siamo costretti a sopportare. Il resto dei rumori, soprattutto di notte, è colpa della movida.
Che peso per le nostre orecchie. Il 42% dei residenti milanesi, sempre secondo l’analisi del 2018, (ancora attuale), è esposto a rumori superiori a 65 decibel di giorno (o 50 di notte), decisamente oltre i livelli di guardia indicati dall’Oms come potenzialmente dannosi (cioè a rischio di malattie cardiovascolari, ansia, disturbi del sonno, problemi di attenzione e cognitivi). Molto bene. Se quindi volete far riposare i timpani e regalarvi un bel detox dall’inquinamento acustico, vi conviene fare una gita a Torino, (media di 48.92 dB) con il Parco del Valentino al primo posto nel ranking delle oasi acustiche, con una rilevazione media pari a 35 dB. Belle silenziose pure Cremona (51.57 dB) e Venezia (53.69 dB). Un bel giretto in gondola e via. Come nuovi.
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