L’artista Marco Grasso, in mostra alla Cattolica, si racconta

Cultura e spettacolo

Mercoledì 27 ottobre scorso è stata inaugurata presso l’Università Cattolica di Milano la mostra “Nulla Dies Sine Linea”. All’interno della mostra, curata da alcuni studenti dell’Università in collaborazione con Professori e centro pastorale, il giovane artista Marco Grasso, classe 2000, ha presentato un ritratto pittorico di Padre Agostino Gemelli, fondatore dell’Ateneo. 

 

Che cosa ti ha ispirato a ritrarre Padre Gemelli in occasione della mostra? 

Leggendo la sua biografia e ascoltando testimonianze di chi lo aveva conosciuto, ho cercato di trasmettere le sfaccettature della sua personalità attraverso il mio dipinto: la sua profonda fede, il suo impegno per il progresso scientifico e la sua missione educativa compiutasi nella fondazione e direzione dell’Università Cattolica e del Policlinico Gemelli sono rappresentati simbolicamente nei colori, nei contrasti e nella gestualità delle pennellate. 

 

In realtà però nella maggior parte dei tuoi dipinti ritrai specie animali, da dov’è nata questa tua passione per l’arte naturalistica? 

Sono da sempre un grande appassionato di natura e di disegno. I due interessi si sono uniti a seguito di un corso di pittura naturalistica tenuto dalla disegnatrice cuneese Tiziana Lerda. Da allora non ho mai smesso di coltivare questa passione che è fortunatamente diventata il mio lavoro. Mi piace molto viaggiare e studiare sul campo i soggetti che ritraggo nei miei dipinti, per restituirne un’autenticità tangibile. 

Cos’è che ti spinge a dipingere soggetti naturalistici? 

Per me la biodiversità è una fonte illimitata di ispirazione, ci sono sempre nuovi soggetti che aspettano di essere dipinti, nuove storie ancora da raccontare. Con i miei lavori cerco di descrivere aspetti dell’animo umano, rappresentati dalle caratteristiche comportamentali degli animali e dalle scelte compositive. 

 

Nel futuro dove ti vedi? 

Sono sempre al lavoro su nuovi progetti espositivi, anche grazie all’aiuto del mio curatore artistico Leonardo Dolce. È un mio sogno quello di portare maggiore visibilità al mondo della “wildlife art” nel nostro Paese, in un momento come questo in cui l’interesse verso i problemi ambientali e il futuro del pianeta è più vivo che mai. 

Continuerò a lavorare anche sul piano internazionale, collaborando con non-profit a difesa dell’ambiente e gallerie d’arte. 

Leonardo Dolce

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