Accessibilità: bocciata la mozione per chiedere un serio impegno contro le barriere architettoniche

Milano

Accessibilità, un principio, un diritto che parla di uguaglianza, di sensibilità e che Milano abbia enormi sacche di inaccessibilità per i portatori di limiti fisici, la indicano come città lontana da una sana e civile convivenza. Ma già sappiamo come l’argomento non rientri nei programmi dell’amministrazione “Non solo, ieri in consiglio comunale è stato bocciato con 30 voti su 44 votanti l’odg presentato da Giovanati, «perché il Sindaco e la Giunta prendano un serio impegno verso i milanesi sull’eliminazione degli ostacoli che limitano l’autonomia delle persone con disabilità. A Milano sono state mappate oltre 4mila barriere. Ogni giorno le persone vengono discriminate. Basta chiacchiericcio, vogliamo un impegno concreto» conclude Giovanati citando Greta Thunberg. Ma la maggioranza di centro sinistra ha deciso di affossare la richiesta di dare «attuazione a un documento di programmazione voluto proprio dalla stessa amministrazione Sala che l’ha adottato nel 2018… Nella mozione si chiede dunque di aggiornare la mappatura della città includendo anche gli immobili di enti diversi e privati, studiare incentivi ai commercianti, ristoratori e albergatori, anche sotto forma di detassazione, perché rendano accessibili le loro attività. Infine di predisporre un piano di riqualificazione dell’edilizia scolastica che permetta agli alunni con disabilità di praticare gli sport di base a oggi inaccessibili.” (Il Giornale) Un problema gravissimo che i candidati del Centrodestra hanno evidenziato con forza, considerata l’inerzia degli ultimi cinque anni. Sono stativerificati:  il 12 per cento degli edifici pubblici ha problemi di accessibilità esterna, così il 15 per cento di parchi, giardini e spazi di aggregazione, mentre il 56 per cento della rete del trasporto pubblico ha problemi di accessibilità lungo le pertinenze. Inoltre il 28 per cento degli edifici pubblici evidenzia criticità sul fronte dell’accessibilità interna, il 22 per cento dei parchi e il 61 per cento dei mezzi pubblici. Al 6 per cento degli edifici pubblici mancano percorsi guida e segnali luminosi (per non udenti e non vedenti), così al 28 per cento dei parchi e degli spazi di aggregazione. Quanto tempo ancora?

Nene

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