Sala si proietta a livello nazionale e offre Milano per discutere il ddl Zan

Milano

Con tutto quello che succede, con i problemi di una città che sembra aver perso la bussola, con un’opposizione interna sfociata con l’assenza voluta dell’assessore Grandi (Verde) per deliberare il nuovo stadio, con l’assalto disastroso e continuato dei no pass, con la criminalità in aumento, Sala, forse per incrementare il turismo con un evento, offre Milano per discutere una legge capitale: la legge Zan. E poi sarà il turno dello Ius soli?

Vero è che mettersi al centro di una legge nazionale come arbiter, quasi che i mesi di discussione al Senato fossero aria fritta, è un modo di proporsi, in proiezione, come leader politico: Milano è una provincia, in fondo. “Non ci fermiamo – Per i diritti, contro l’odio“, chi fa politica «deve sentire il dovere culturale di far capire alla gente di cosa si sta trattando». «Milano – ha aggiunto – ha la comunità Lgbtq più ampia d’Italia, per questo può essere una guida quando si parla di questi temi. Milano sa sempre essere e pensare avanti e sa come fare le cose. Voglio offrire la città – ha precisato Sala – per una discussione sana, solida e tranquilla».

E l’odio dove sarebbe? Ma la presunzione “Milano sa sempre essere e pensare avanti e sa come fare le cose” che si può leggere con il soggetto “IO”, è inqualificabile.

1 thought on “Sala si proietta a livello nazionale e offre Milano per discutere il ddl Zan

  1. Questo pensa di essere diventato il padrone di Milano come Granelli pensava di essere l’imperatore delle strade.
    Un caloroso vaffa al Beppone.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.