Mentre Milano omaggia Tullio Pericoli con la grande retrospettiva “Frammenti” a Palazzo Reale, il Teatro alla Scala riprende dal 9 novembre L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti con le sue scene colorate e poetiche, ormai un autentico classico scaligero, animate dalla regia di Grischa Asagaroff. Dirige Michele Gamba; il cast schiera Aida Garifullina come Adina, Paolo Fanale e Vittorio Grigolo come Nemorino, Davide Luciano come Belcore e Giulio Mastrototaro come Dulcamara.
Dopo la prova di virtuosismo e sensibilità offerta nella prima assoluta di Madina di Fabio Vacchi, Michele Gamba torna sul podio scaligero riprendendo questo allestimento che aveva già diretto nel 2019 e che seguiva le fortunate sostituzioni di Michele Mariotti ne I due Foscari e di Franz Welser-Möst ne Le nozze di Figaro. Il trentaseienne direttore milanese, atteso nuovamente alla Scala nel 2022 per la nuova produzione di Rigoletto di Verdi con la regia di Mario Martone, continua ad alternare il melodramma italiano (è tornato anche al Maggio Fiorentino per Linda di Chamounix) alla musica contemporanea: martedì 16 novembre sarà nuovamente alla Scala alla testa dell’Orchestra Verdi per Milano Musica: sui leggii in prima italiana il nuovo concerto per pianoforte di Rebecca Saunders to an utterance eseguito da Nicolas Hodges oltre a pagine di Rihm e Britten.
La parte di Adina segna l’autentico debutto scaligero di Aida Garifullina, attesa come Musetta nella Bohème cancellata dalla pandemia nell’ottobre 2020 e ascoltata nella sua aria in concerto e quindi nell’Exsultate Jubilate di Mozart nel Concerto di Natale in streaming diretto da Michele Mariotti. La carriera del giovane soprano di Kazan ha una svolta nel 2013 quando è scelta da Valery Gergiev per entrare nella compagnia del Mariinskij e vince Operalia; nel 2014 entra nella compagnia dell’Opera di Vienna e firma un contratto con Decca. Da allora canta sui palcoscenici di tutto il mondo. Nato a Palermo, Paolo Fanale si è imposto a livello internazionale in teatri come il Metropolitan, la Bayerische Staatsoper, l’Opera di Parigi, il Covent Garden e la Staatsoper Unter den Linden di Berlino e in Italia alla Scala, all’Opera di Roma, all’Opera di Firenze, al San Carlo di Napoli. Nel 2012 ha cantato le Messe K139 di Mozart e D950 di Schubert a Salisburgo sotto la direzione di Claudio Abbado. Nel mese di ottobre sarà Ferrando in Così fan tutte a Berlino diretto da Daniel Barenboim, mentre tra i progetti futuri si segnalano La clemenza di Tito a Las Palmas e Norma al Liceu di Barcellona.
Vittorio Grigolo ha debuttato giovanissimo alla Scala sotto la direzione di Riccardo Muti nel novembre del 2000 nel Concerto inaugurale dell’Anno Verdiano. Da allora è tornato regolarmente al Piermarini interpretando Tony in West Side Story, Rinuccio nel Gianni Schicchi diretto da Riccardo Chailly, Rodolfo nella Bohème, il Duca di Mantova nel Rigoletto, Nemorino nell’Elisir d’amore, Edgardo nella Lucia di Lammermoor e Roméo nel Roméo et Juliette. Il 7 dicembre 2020 ha partecipato alla serata “… a riveder le stelle” diretta da Riccardo Chailly.
Davide Luciano ha ottenuto popolarità internazionale la scorsa estate al Festival di Salisburgo interpretando il ruolo del titolo nel Don Giovanni diretto da Teodor Currentzis con la regia di Romeo Castellucci, mentre nei prossimi mesi sarà Conte nelle Nozze di Figaro dirette da Antonio Pappano a Londra, Sharpless in Madama Butterfly alla ENO, ancora Don Giovanni con la direzione di Rousset a Liegi. Cresciuto all’Accademia Rossiniana, Luciano è tra i baritoni rossiniani di riferimento del nostro tempo: nei prossimi mesi tornerà a vestire i panni di Figaro al San Carlo e all’Opera di Roma.
Giulio Mastrototaro ha recentemente interpretato Don Geronio nella nuova produzione scaligera del Turco in Italia riscuotendo un grande successo personale. Nei prossimi mesi sarà a Firenze per Lo sposo di tre e marito di nessuna di Cherubini diretto da Diego Fasolis e a Stoccarda per Il barbiere di Siviglia (Bartolo). Nato a Riva del Garda, Mastrototaro vince il concorso As.Li.Co. nel 2004 e intraprende una carriera che passando dal Festival della Valle d’Itria lo porta nei maggiori Festival (tra cui Salisburgo con Muti) e nei principali teatri, dal Maggio Fiorentino all’Opera di Roma.
Grischa Asagaroff aveva curato la regia dell’edizione originale dello spettacolo, con scene e costumi di Tullio Pericoli, andata in scena all’opera di Zurigo nel 1995 con la direzione di Nello Santi. Le scene del grande pittore e disegnatore sono state poi riprese alla Scala nel 1998 e nel 2001 con la regia di Ugo Chiti. Nell’ottobre 2010 è invece andato in scena l’allestimento firmato da Laurent Pelly ispirato al neorealismo italiano; le scene di Pericoli sono poi state riprese da Asagaroff nel 2015 al Piermarini e anche in una serie di rappresentazioni dirette da Fabio Luisi alla Scala e all’aeroporto di Malpensa, e infine nel 2019 con la direzione di Michele Gamba.
9, 14 (ore 14.30), 17, 21 (ore 14.30), 23 novembre 2021
L’ELISIR D’AMORE
Melodramma giocoso in due atti
di GAETANO DONIZETTI
su libretto di Felice Romani
(Edizione critica a cura di A. Zedda; Casa Ricordi, Milano)
Produzione Teatro alla Scala
Direttore MICHELE GAMBA
Regia GRISCHA ASAGAROFF
Scene e costumi TULLIO PERICOLI
Luci HANS-RUDOLF KUNZ
Luci riprese da Marco Filibeck
Personaggi e interpreti principali
Adina Aida Garifullina
Nemorino Paolo Fanale (9, 14, 21)
Vittorio Grigolo (17, 23)
Belcore Davide Luciano
Dulcamara Giulio Mastrototaro
Giannetta Francesca Pia Vitale
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