Con l’aumento dei contagi, l’allarmismo è generalizzato, ma Bertolaso sta mettendo a punto, per la Lombardia”, una strategia. Relaziona Il Giormale “…Proprio per convincere i cittadini a sottoporsi al richiamo, a fronte della tiepida adesione alla terza fase della campagna dimostrata fin ora, l’unità di crisi lombarda, coordinata da Guido Bertolaso, sta mettendo a punto la nuova strategia. A differenza della campagna massiva dove gli hub erano stati pensati per vaccinare velocemente milioni di lombardi, con una potenza di fuoco arrivata a 120mila inoculazioni al giorno, ora si sta smettendo a punto una campagna «sotto casa» per rendere «comoda e veloce» la profilassi.
Tra le ipotesi in campo presidi alle stazioni dei treni, in particolare in quelle frequentate dai pendolari. Uno studio di fattibilità è già stato fatto per la stazione di Cadorna, con tanto di sopralluogo: a disposizione degli spazi al chiuso inutilizzati che potrebbero ospitare da gennaio i pendolari, che prima di prendere il treno all’andata o al ritorno, si fermino una ventina di minuti per farsi inoculare il siero. L’idea è di fare un test a Cadorna per verificare l’affluenza e poi aprire un presidio alla stazione Garibaldi. Parallelamente si sta pensando di lanciare una «call» per i supermercati, che potrebbero diventare punti nevralgici della nuova rete.
Dal 1 dicembre i cittadini tra i 40 e i 59 anni potranno ricevere il richiamo purché siano trascorsi almeno 6 mesi dal completamento del ciclo primario di vaccinazione. L’aggiornamento, si precisa nella circolare del Ministero della Salute, viene disposto «ferma restando la priorità della vaccinazione dei soggetti ancora in attesa di iniziare o completare il ciclo primario, nonché della somministrazione della dose booster alle categorie cui è già raccomandata».
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