Sabato era il giorno dell’euforia, per dimenticare le controversie politiche, il clima pesante che, comunque si respira a Milano. E’ arrivata Lady Gaga per la première del suo film “House of Gucci”. Fan in delirio, mondanità: è la Milano sfavillante. La presenza di una popstar che riesce a galvanizzare i tanti che vogliono vederla. Questa Milano così vulnerabile, ma così vitale…E si addormentano forse fino al prossimo sabato gli slogan gridati dai no pass, le rivendicazioni acritiche, la rabbia di una minoranza che non si sa ancora da chi si fa guidare, ma ha risvegliato un mondo di commercianti, di virologi, di opinionisti, mettendosi al centro di manifestazioni di false verità. E l’eco dell’erede dei Kennedy, loro guru, ritorna con quel paragone, direi blasfemo, tra il no pass e Hitler. Ma anche questa è una parte di Milano, di cui si vorrebbe fare a meno. Ma Milano è stata anche sede di un congresso PD presieduto nientepodimeno che da Letta con l’abituale faccia del sofferente ma non si sa per quale cosa. Il partito deve essere unito e concorde, l’alleanza il più estesa possibile, perché soli non possiamo vincere. Che, a ben vedere, è stata ed è la politica di Sala: imbarcare liste, gruppi, categorie e sommare gli eventuali voti. Inutile evidenziare che è già il lancio di una campagna elettorale per conquistare la Regione Lombardia. Majorino forse è preposto ad organizzare movimenti di protesta in piazza. Ma sì pensiamo a Lady Gaga e al suo ringraziamento ai medici che l’hanno protetta durante la lavorazione del film.

Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano