Un momento istituzionale per sensibilizzare e fare il punto sulle politiche regionali a sostegno delle donne vittime di violenza e sulla drammatica situazione delle donne afgane.
Questo il significato dell’iniziativa che si è tenuta ieri mattina a Palazzo Pirelli, all’inizio della seduta del Consiglio regionale, in vista del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Tutti i consiglieri regionali presenti, e anche il governatore Attilio Fontana, hanno indossato una maglietta nera con stampata in arancione la parola ‘Rispetto’ e il numero nazionale antiviolenza e stalking 1522 “L’anno scorso, tra i mesi di marzo e giugno, in concomitanza con lo scoppio pandemico, nell’impossibilità di uscire di casa, per alcune donne la dimensione domestica si è trasformata in una vera e propria reclusione. In quei mesi la Lombardia è stata la regione italiana con il maggior numero di chiamate effettuate al 1522”. E infatti in Lombardia nel 2021 4.541 donne hanno chiesto aiuto alle reti territoriali antiviolenza. Di queste 3.102 (il 68,3% delle donne entrate in contatto) sono state accolte presso i centri e 2.144 (il 69,1% delle donne accolte) è stata presa in carico.
Secondo Fontana, la battaglia contro la violenza sulle donne è “innanzitutto, una battaglia culturale, che non può essere vinta solo tramite disposizioni normative. Dobbiamo, invece, intervenire anche sulla formazione”. (ANSA).
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