Si intitola Acustica la mostra a cura di Laura Cherubini dei recentissimi lavori di Alfredo Pirri (Cosenza, 1957) negli spazi di Eduardo Secci a Milano. Al centro il suono, la materia vibrata, e la volontà di fissarne nel rettangolo visivo le infinite propagazioni. Frequenze e onde tracciano geometrie concentriche dai forti richiami optical; esse vengono incise con la precisione di un rasoio nella brillante delicatezza dell’acquerello. La minuziosa tecnica pittorica, associata spesso a lavori di formati ridotti molto elaborati, questa volta sorprende per scala e dimensioni restituendo un risultato dalla grandissima trasparenza, ma al contempo dominato da una forza profonda, talvolta sacrale e spirituale.
LE OPERE DI ALFREDO PIRRI A MILANO
Sono presenti anche serie medio-piccole che rimandano a provini embrionali di quelle che poi saranno le declinazioni su grande formato, trionfi decorativi tra la sontuosità di un arazzo e il pregio di una carta da parati. La plumbea profondità di toni quasi sempre freddi e l’applicazione tecnica estranea alla tradizione ricalcano perfettamente la medesima lontananza che investe “acustica” e l’arte figurativa. Pirri si posiziona a colmare questa impossibile distanza componendo musicalmente forme e colori, paesaggi immaginati e vibranti sovrapposizioni. (Artribune)
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