Gam, apre la mostra “Divisionismo. 2 collezioni”

Cultura e spettacolo

Trenta capolavori raccontano una stagione dell’arte italiana attraverso il confronto tra due straordinarie collezioni 

Galleria d’arte Moderna di Milano e Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona presentano una mostra dedicata alla stagione divisionista, di cui le due rispettive collezioni conservano le opere di alcuni tra i più significativi esponenti. Allestita nelle sale espositive al piano terra della Villa Reale, la rassegna si basa su una selezione puntuale di confronti tra le opere della Pinacoteca tortonese, da vent’anni sede della ricca collezione della Fondazione della Cassa di Risparmio di Tortona, e quelle della Galleria d’Arte Moderna di Milano, custode di alcuni tra i capolavori del Divisionismo e sede di importanti mostre dedicate agli artisti che sperimentarono e condivisero questa tecnica pittorica e la sua poetica.

La mostra “Divisionismo. 2 Collezioni”sarà aperta fino al 6 marzo. Attraverso trenta opere (15 appartenenti alle collezioni di GAM e 15 a quelle della Fondazione), l’esposizione intende mettere a fuoco gli elementi caratterizzanti l’esperienza divisionista e i suoi protagonisti, presenti nelle due collezioni: Giacomo Balla, Leonardo Bistolfi, Umberto Boccioni, Giulio Branca, Luigi Conconi, Tranquillo Cremona, Carlo Fornara, Giuseppe Grandi, Emilio Longoni, Angelo Morbelli, Plinio Nomellini, Giuseppe Pellizza, Gaetano Previati, Attilio Pusterla, Daniele Ranzoni, Giovanni Segantini, Giovanni Sottocornola, Paolo Troubetzkoy.

Milano è stata una città chiave per il Divisionismo: qui studiarono molti dei suoi interpreti, qui molti di loro trovarono ispirazione per opere di denuncia sociale, qui esposero per la prima volta alla Triennale di Brera del 1891. Le tele ambientate a Milano – città a quel tempo in piena crescita industriale e caratterizzata da profondi cambiamenti urbanistici, architettonici e sociali – divennero per i divisionisti spazi in cui indagare il tema e le icone della contemporaneità, del progresso e delle antiche e nuove marginalità. La mostra nasce a partire dal desiderio di offrire un nuovo sguardo “dall’interno” sul Divisionismo e anzi sui Divisionismi, mettendo a fuoco le differenti evoluzioni tecniche e declinazioni tematiche. Le riflessioni di questi artisti sul tema dell’utilizzo del colore e degli effetti della luce inseriscono questa mostra nell’ambito di una programmazione che il museo dedica a una serie di “dialoghi”, avviata da questo appuntamento di dialogo sulla luce, che proseguirà̀ in futuro con un secondo “dialogo sulla materia”.

ORARI:
Apertura: martedì – domenica 10.00 – 17.30 (ultimo accesso un’ora prima dell’orario di chiusura)

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