Palazzo Marino ignora, nessuna illuminazione dedicata, nessuna bandiera per celebrare la Giornata internazionale della disabilità. Eppure i diritti delle persone con un limite fisico sono talmente priorità da convocare convegni, tavoli progettuali, scambi di opinioni per “fare” in fretta un piano urgente contro le barriere architettoniche fisiche e mentali. Pensavo che Sala dopo aver strillato per i diritti gay, per uno sportello destinato ai loro problemi, avere acceso mille luci arcobaleno, avesse la stessa sollecitudine nell’enfatizzare e sensibilizzare i milanesi sui diritti sacrosanti di chi vive un calvario se vuole sportarsi in questa città.
Sul suo Facebook nessun cenno alla ricorrenza, non sono stati sostituiti calzini arcobaleno con, non so, forse con una sedia a rotelle…In questa Milano proiettata verso un futuro targato ecologia, piste ciclabili a gògò, come ad esempio in via Saint Bon, non trovano spazio neppure le soste per disabili, naturalmente per una ciclabile voluta dalla mente geniale della scorsa giunta. Direi che la sensibilità di Sala si accende solo per tutto ciò che fa soldi, scambi internazionali e CityLife.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano