Un non vaccinato rispetto a un vaccinato da meno di 5 mesi ha 10 volte più rischi di essere ricoverato per Covid, 16 volte in più di finire in terapia intensiva e 9 volte in più di morire per il virus. è quanto emerge dal report esteso settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità. In particolare, “analizzando il numero dei ricoveri in terapia intensiva e dei decessi negli over 80, si osserva che nel periodo 15/10/2021 – 14/11/2021 il tasso di ricoveri in terapia intensiva dei non vaccinati (17 ricoveri in terapia intensiva per 100.000) è circa nove volte più alto di quello dei vaccinati con ciclo completo da oltre di cinque mesi (2 ricoveri in terapia intensiva per 100.000) e sei volte rispetto ai vaccinati con ciclo completo entro cinque mesi (3 ricoveri in terapia intensiva per 100.000) mentre, nel periodo 8/10/2021 – 7/11/2021, il tasso di decesso nei non vaccinati (99,5 per 100.000) è circa nove volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da oltre cinque mesi (12 per 100.000) e sette volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo entro cinque mesi (14 per 100,000)”.
Dopo 5 mesi calo dell’efficacia
Dopo 5 mesi dal completamento del ciclo vaccinale, “si osserva una forte diminuzione dell’efficacia” del vaccino “nel prevenire le diagnosi in corrispondenza di tutte le fasce di età. In generale, su tutta la popolazione, l’efficacia vaccinale passa dal 73,5% nei vaccinati con ciclo completo entro cinque mesi, al 43,9% nei vaccinati con ciclo completo da oltre cinque mesi”. Lo rileva l’Iss nel report settimanale esteso sull’andamento epidemiologico pubblicato oggi. Nel caso di malattia severa, tuttavia, “la differenza fra vaccinati con ciclo completo da oltre e da meno di cinque mesi risulta minore. Si osserva, infatti, una decrescita dell’efficacia vaccinale di circa otto punti percentuali, in quanto l’efficacia per i vaccinati con ciclo completo da meno di 5 i mesi è pari al 92,5%, mentre risulta pari all’84,8% per i vaccinati con ciclo completo da oltre 5 i mesi, rispetto ai non vaccinati”.
In 2 settimane 40mila casi under 19, 161 ricoverati
Nel periodo 15-28 novembre, nella popolazione 0-19 anni in Italia sono stati segnalati 40.529 nuovi casi, di cui 161 ospedalizzati e 0 ricoverati in terapia intensiva. Lo riferisce l’Iss nel report settimanale esteso sull’andamento epidemiologico. “Nell’ultima settimana si osserva un aumento dell’incidenza in tutte le fasce d’eta’ – si legge – in particolare nella popolazione di eta’ inferiore ai 12 anni, attualmente non eleggibile per la vaccinazione e che mostra un’incidenza piu’ elevata rispetto alle altre fasce d’eta’. Nella classe di eta’ 6-11 anni si evidenzia, a partire dalla seconda settimana di ottobre, una maggiore crescita dell’incidenza rispetto al resto della popolazione in eta’ scolare, con un’impennata nelle ultime due settimane. Si evidenzia, inoltre, un aumento del tasso di ospedalizzazione nella fascia (3 anni (poco sopra i 2 ricoveri per 100.000 abitanti) nelle ultime settimane, mentre nelle altre fasce di eta’ risulta stabile”. Nell’ultima settimana, inoltre, “si conferma l’andamento osservato nella precedente settimana, con il 27% dei casi totali diagnosticati nella popolazione di eta’ scolare ((20 anni). Il 51% dei casi in eta’ scolare e’ stato diagnosticato nella fascia d’eta’ 6-11 anni, il 33% nella fascia 12-19 anni e solo il 11% e il 5% sono stati diagnosticati, rispettivamente tra i 3 e i 5 anni e sotto i 3 anni”.
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